Guidonia, prima vittima del Covid-19 una donna di 83 anni residente a Setteville: morta a Tor Vergata
GUIDONIA – Il Covid-19 fa la prima vittima. Si tratta di Silvana Salucci, una donna di 83 anni di Setteville morta al policlinico di Tor Vergata. La donna era stata ricoverata martedì 24 marzo in terapia intensiva, intubata e con una polmonite interstiziale. A darne notizia sui social stamattina è stato il marito, molto noto in città per avere ricoperto in passato incarichi di amministratore comunale. L’uomo aveva già affidato a Facebook la sua denuncia sui ritardi con cui la Asl Rm5 era intervenuta per fronteggiare il caso esploso in seno alla famiglia, finendo per coinvolgere l’intero nucleo familiare, composto anche dalla cognata 94enne alla quale per giorni non è stato effettuato il tampone. «Nonostante – scriveva – le richieste avanzate alla Asl Rm5 dal medico di famiglia e le mail inviate direttamente al dipartimento prevenzione salute e all’ufficio prevenzione Covid-19 della stessa azienda sanitaria».
La donna aveva mostrato i sintomi del contagio domenica 22 marzo, quando era stata trasferita a Tor Vergata dall’ospedale di Tivoli. Accertata subito la polmonite interstiziale , il tampone, invece, era stato mandato ad analizzare, allo Spallanzani, non subito , ma dopo 24 ore. Da Martedì era a Tor Vergata. «Abbiamo chiesto che le venisse somministrato il farmaco sperimentato anche a Napoli – era stato lo sfogo del marito su Facebook – antinfiammatorio per il reumatismo e ci hanno risposto che non ce l’hanno, mentre il professore cantastorie di quel policlinico, dichiarava in televisione, che lo stavano sperimentando sui loro pazienti. Mio genero e la sorella si sono attivati per procurare in qualche modo il farmaco, ma, da protocollo, non lo hanno potuto avere, perché quel farmaco deve essere richiesto entro 24 ore dalla intubazione. Troppo tardi, quindi».