Guidonia – Orari impossibili, la nuova linea Cotral Marco Simone – Rebibbia vietata a studenti e pendolari
GUIDONIA – Per gli studenti che frequentano le scuole a Roma la nuova linea Cotral è vietata. Dovrebbero fare l’alzataccia e prendere la corsa delle 6 arrivando a Rebibbia e poi in aula con largo anticipo, o quella successiva delle 7.30, saltando così la prima ora di lezione. Orari vietati anche al ritorno, con le partenze dal capolinea di Rebibbia alle 13.30: troppo in anticipo sul suono della campanella; o delle 16.00, quando gli studenti sono usciti da un pezzo. Non va meglio ai pendolari per via dell’ultima corsa prevista alle 18.00 da Rebibbia. Sono unanimi le valutazioni negative sugli orari proibitivi della nuova linea Cotral Marco Simone – Collina Del Sole – Ponte Mammolo al via da lunedì 8 novembre. Una marea di utenti ha inondato i gruppi Facebook di quartiere criticando scelte irragionevoli e inutili per la larga fetta di popolazione che si sposta ogni giorno da e per la Capitale. La domanda ricorrente è a chi giova, perché, chi ha deciso gli orari? Non è tutto. Le criticità sono mancano.
Il Comune di Guidonia Montecelio a trazione Pd-M5S è in ritardo con gli interventi infrastrutturali. Come rivelano gli uffici dei Lavori pubblici le fermate sono sprovviste di paline e pensiline indicate solo dalla segnaletica a terra, alcune rimangono sulla carta; è il caso di Via Marco Simone che attende l’asfalto della Ryder Cup, o di via Germania dove manca uno spazio di manovra per gli ingombranti mezzi. Letizia Morgia, residente e attivista di quartiere, ha ricordato al sindaco Michel Barbet i ritardi dell’amministrazione. «Diciamo che a parte le strisce e mettere in croce il povero assessore Correnti il comune ha fatto ben poco – scrive Morgia -. E’ partita la linea ma, Piazza Sallusti Crispo a che è un piccolo nodo di scambio, è buia; deve essere realizzato uno spazio di manovra in via Germania per servire la zona laghetto, ma non ci sono i soldi; abbiamo presentato come associazione una variazione ai percorsi della Tpl che non è stata presa in considerazione, neanche per un collegamento con Colleverde. Unica consolazione: è partito il conto alla rovescia alla fine del mandato».
Già, il mandato di Barbet è agli sgoccioli e la attuale fase è quella della campagna elettorale. Circostanza che, lo scorso giovedì 5 novembre, ha portato all’inaugurazione frettolosa di una linea incompleta. L’urgenza di tagliare il nastro è da leggere con la necessità di dare un’accelerata al nuovo corso del fare (anche male) inaugurato con l’entrata del Partito democratico nella giunta grillina. E la sfilata dei democrat non è mancata. A cominciare dall’assessore ai Trasporti della Regione Lazio Mauro Alessandri, il «capo» di Simone Guglielmo, consigliere comunale con il cuore e la residenza a Marco Simone e Setteville Nord, dove si è ritagliato un ruolo di catalizzatore delle istanze di quartiere.
Il nuovo servizio sarà attivo dal lunedì al sabato con 11 corse giornaliere: 6 all’andata e 5 al ritorno. Il capolina è a Piazza Sallustio Crispo a Marco Simone con partenze alle 6, 7:30, 10, 15, 16:45 e 18:45 ed il ritorno da Ponte Mammolo alle 6:45, 8:20, 13:30, 16 e 18. Il tragitto sarà lungo Via Palombarese ed attraverserà Via Marco Simone (dove non ci sono fermate), Via Valle dell’Aniene, per poi risalire lungo Via di Casal Bianco (al momento senza fermate, in attesa di interventi di messa in sicurezza attesi dal Comune) e Via Quasimodo, per servire infine il quartiere di Collina del Sole e poi ridiscendere verso Settecamini fino all’immissione in Via Tiburtina direzione Roma.
Le parole di Barbet
«Un lavoro di sinergia tra l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Correnti, la Regione Lazio con l’assessore ai Trasporti Mauro Alessandri, il Cotral e le associazioni del territorio che ringrazio per il contributo – ha scritto il sindaco in una nota stampa -. Il miglioramento del trasporto pubblico è uno dei punti dell’accordo di governo tra il M5S e il Pd ed ora abbiamo raggiunto un primo risultato importante, ovviamente non ci fermiamo qui perché ci sarà molto altro lavoro da fare».