Guidonia – L’ultimo dei 9 «concorsisti» di Allumiere lascia il Comune e se ne va a Prossedi (Lt), un centro di 1.000 anime
GUIDONIA – Il beneplacito definitivo è arrivato dalla giunta municipale del sindaco Mauro Lombardo lo scorso 26 luglio ECCO LA DELIBERA, CLICCA E LEGGI . Massimo D’Orazio, l’ultimo dei 9 assunti tra le polemiche il 31 dicembre del 2020 dalla graduatoria del concorso di Allumiere, lascia il Comune di Guidonia Montecelio e si traferisce a Prossedi in provincia di Latina, dove nel mese di maggio aveva partecipato ad una procedura di mobilità aperta per il reclutamento di 1 posto di ‘istruttore amministrativo’ ex Categoria «C» posizione economica C1 risultando vincitore.
Prossedi è il secondo più piccolo dei sei comuni andati al voto nel giugno scorso nella provincia di Latina nella tornata delle amministrative per il rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco che ha subito aperto un bando per l’assorbimento di nuovo personale, il paese conta appena 1.139 abitanti.
D’Orazio, ingegnere di Isola del Liri (Frosinone) che di quel Comune è stato anche assessore, era stato assunto a Guidonia Montecelio insieme ad altri 8 «famosi», assorbito dalla graduatoria degli idonei non vincitori della «concorsopoli» di Allumiere di cui si è tanto detto e scritto sui giornali di caratura, sulle tv e nel web, suscitando dibattito nell’opinione pubblica. Leggi La graduatoria fa miracoli, entrano il consigliere (Pd) di Roma Capitale e il portaborse del grillino Porrello.
Assegnato al settore Ambiente «governato» della dirigente Annalisa Tassone, D’Orazio è l’ultimo di quel gruppo di dipendenti ad abbandonare la nave (il Comune di Guidonia Montecelio). Tra il 2022 e il 2023, tutti gli altri avevano partecipato a bandi di mobilità aperti presso altri Enti risultando vincitori. C’è chi è tornato a lavorare al consiglio regionale del Lazio, chi ha scelto di trasferirsi nei Comuni del litorale romano come Ladispoli, Cerveteri e Civitavecchia. Così, via via e nel tempo, se ne sono andati i «famosi» (politici o portaborse) assunti al Comune di Guidonia Montecelio per volontà grillina, la cui giunta dell’epoca, con Michel Barbet sindaco, decise politicamente di assorbire nuovo personale scorrendo la graduatoria degli idonei non vincitori del concorso di Allumiere. La «spintarella» dell’amministrazione 5Stelle era risultata, tra mille polemiche, decisiva per regalare a 9 «concorsisti» il sogno del posto fisso nella settimana di Natale del 2020. Un vero e proprio miracolo avvenuto, tra l’altro, in piena pandemia da Covid-19. Del più vip tra quegli assunti, Matteo Manunta – (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: L’ultima giunta per chiudere il cerchio su Allumiere: il fuggi fuggi dei dipendenti grillodemocratici -, il portaborse divenuto impiegato pubblico, si è già detto tanto. Rientrato in Regione Lazio a giugno del 2022, dopo un anno trascorso nella segreteria dell’ex sindaco come lui grillino, si sarebbe (di nuovo) spostato per approdare nell’amministrazione di qualche Asl. Non il solo migrante dagli uffici di Palazzo Matteotti. Seguiva Alessandra De Martis, che lasciava definitivamente la sede di lavoro dell’Area III-Commercio per il Comune di Ladispoli, dove ha brillantemente partecipato ad una procedura di mobilità esterna risultando (ancora) tra i candidati idonei all’assunzione. A marzo 2023, la chiamata con relativa accettazione al trasferimento della dipendente, aveva attivato la prassi di rilascio del nulla osta da parte dell’amministrazione guidoniana.
Per una coincidenza strabiliante, il 28 dicembre 2022, con la determina n.145 ECCOLA CLICCA E LEGGI , sempre la giunta civica del sindaco Mauro Lombardo (su proposta dell’allora assessore al Personale Stefano Salomone), aveva autorizzato il trasferimento definitivo dell’impiegata Marianna Galletti, anche lei proveniente dal concorso di Allumiere, presso il Comune di Ladispoli, in quanto vincitrice della medesima selezione aperta con una procedura di mobilità esterna. Entrambe le dipendenti sono nate e risiedono a Civitavecchia, centro a un tiro di schioppo dalla nuova sede di impiego, quel che si dice una nuova forma di lavoro agile. Stessa sorte per Marco Palumbo, già consigliere comunale all’assemblea capitolina in quota Pd, migrato dagli uffici comunali di Guidonia alla Pisana. E di Marco Cirilli che a dicembre 2023 ha lasciato l’Ambiente per trasferirsi al Comune di Cerveteri. A fare ritorno al consiglio regionale del Lazio, anche Riccardo Strambi, tra i più «famosi» per essere stato addetto stampa di Mauro Buschini alla Regione Lazio, l’ex presidente del consiglio regionale e tra i dirigenti più potenti del Partito democratico della federazione di Frosinone. A Guidonia Montecelio, Strambi era stato collocato all’Anagrafe comunale.
Il beneplacito dell’amministrazione civica ai trasferimenti arriva, tra l’altro, in deroga alla legge che fissa una permanenza minima di 5 anni del personale in caso di prima assegnazione, ai sensi dell’articolo 3, comma 7-ter del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2021, n. 113. Insomma, per i vincitori dei concorsi (e gli idonei assunti con scorrimento delle graduatorie concorsuali), persiste lo stesso obbligo quinquennale di permanenza nella sede di prima destinazione, così come disposto (anche) dall’articolo 35, comma 5-bis, del d.lgs. 165/2001. Poi, però, sono arrivati i recenti pareri ministeriali in risposta ai quesiti posti dagli enti locali. Cosa dicono?: «L’obbligo di permanenza nelle sedi di prima destinazione non sussiste qualora l’amministrazione (nel caso quella guidoniana ndg) rilevi – in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e sulla base di ponderate valutazioni – che una diversa allocazione e distribuzione del personale sia maggiormente rispondente alle proprie esigenze organizzative». Evidentemente, questi dipendenti, tutti di categoria «C» istruttore amministrativo di cui in pianta organica c’è maggiore penuria, erano considerati superflui, «di troppo» al Comune di Guidonia Montecelio, dove al contrario di quanto si sostiene non sembrano sussistere problemi di carenza di personale.