GUIDONIA – Tutta la normativa di riferimento tiene conto del parametro dei 100mila abitanti, che diventano così il «discrimine tra il tanto e il poco». Basti pensare che se Guidonia Montecelio avesse superato tale soglia avrebbe avuto diritto a 20milioni di euro di fondi per la rigenerazione urbana stanziati per il quinquennio 2021/26 dal Governo, senza doversi accontentare dei 10 previsti per i Comuni «con popolazione da 50 a 100mila abitanti».

Guardando proprio alle capacità di attrarre finanziamenti Mauro Lombardo, il candidato sindaco del Nuovo Polo Civico, ha immaginato nel programma elettorale una crescita residenziale per la terza città del Lazio. Superare la soglia dei 100mila abitanti vorrebbe dire, inoltre, andare oltre i vincoli imposti dall’articolo 17 del Tuel (Il testo unico degli Enti Locali) che impediscono giuridicamente il ripristino delle circoscrizioni con propri organi di governo territoriale, un  minisindaco (vero) e consiglieri municipali. Lombardo ipotizza dunque, «alla luce dell’attuale configurazione urbanistica del Comune di Guidonia Montecelio, la costituzione di tre macroaree o macro quartieri da trasformare in futuri Municipi». Uno schema che coincide con le perimetrazioni catastali del Comune, suddiviso nei comparti Le Fosse, Montecelio e Marco Simone.

I tre Municipi a medio termine nel programma di Mauro Lombardo

Primo Municipio: sarebbe formato da Montecelio e dal nucleo originario di Guidonia: la Città di Fondazione, con l’aggiunta di Colle Fiorito, Casa Calda, Pichini. Un agglomerato omogeneo di circa 30mila residenti, caratterizzato, secondo la visione di Lombardo, da una identità Storico-Museale-Culturale (Città della cultura e dello sport al Bivio, Città militare a Guidonia, Città storico agro-naturalistica a Montecelio). 

Secondo Municipio: Villalba, Villanova, La Botte, formerebbero il macroquartiere di circa 30mila abitanti, con una identità di città estrattiva e termale, con relativo Parco tecnologico del Travertino Romano e Parco Termale insieme a Tivoli Terme.

Terzo Municipio: Colleverde, Parco Azzurro, Setteville, Marco Simone, Bivio di Guidonia, Castel Arcione, Albuccione, una macroarea con popolazione di circa 30mila residenti, con una identità commerciale, industriale e di servizi alle imprese e alle persone (Polo commerciale ed industriale). 

«Al momento Guidonia Montecelio è una città policentrica che supera di poco i 90mila abitanti – spiega però Lombardo -. Sappiamo che molti domiciliati sul nostro territorio sono invece residenti, per svariate motivazioni, in Comuni diversi. Su questo, in linea con un chiaro indirizzo statale, vogliamo avviare una campagna di “ritorno a casa” di queste residenze. Il riferimento del candidato all’indirizzo normativo, potrebbe essere il sistema premiale di defiscalizzazione anche parziale per i nuovi residenti già adottato in molte realtà comunali. Lombardo però non nasconde l’intenzione di dare «piena attuazione agli strumenti urbanistici già approvati ed esistenti senza demagogia o imbarazzi. La città dei 100.000 abitanti ha dei vantaggi inequivocabili soprattutto in termini di risorse destinate». 

Delegazioni ri-aperte e consiglieri di territorio nei primi 100 giorni

 «Nel frattempo, e da subito, il Comune deve però prestare maggiore attenzione ai problemi di tutte le circoscrizioni di Guidonia Montecelio ed ho in mente due interventi che si possono realizzare nei primi 100 giorni. Il primo – spiega Lombardo – è la riapertura delle delegazioni comunali che funzionavano sino a qualche anno fa ed assicuravano un servizio utilissimo alla popolazione, soprattutto nelle zone più distanti da Piazza Matteotti. Il secondo è l’istituzione del consigliere comunale incaricato del territorio che sarà scelto tra quelli eletti nella maggioranza sulla base della loro specifica rappresentatività».

«Sulla riapertura delle delegazioni, a partire da quelle più lontane dagli uffici comunali, c’è poco da dire. Si tratta di una necessità delle circoscrizioni e di una priorità per migliorare la vita dei guidoniani. Il consigliere incaricato del territorio, invece, è una figura nuova e sui cui puntiamo per avvicinare l’amministrazione a tutti i centri della nostra Città. I nostri consiglieri di maggioranza – aggiunge Lombardo – saranno designati come referenti di uno specifico territorio. Oltre a portare avanti i normali compiti istituzionali, quindi, riceveranno l’incarico di rappresentare e curare gli interessi specifici di una singola realtà circoscrizionale potendo così stabilire un filo diretto tra i cittadini di quell’area ed il Comune. Come consigliere comunale, inoltre, avrà tutto il potere conferito dalla legge di incidere direttamente sulla macchina amministrativa attraverso il lavoro svolto nelle commissioni, in consiglio e in grado di condizionare l’attività del Municipio attraverso gli emendamenti al bilancio».

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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