GUIDONIA – Lo ha richiamato esplicitamente ai suoi doveri di «capo» di quel centrodestra uscito sconfitto dalle urne comunali un anno fa. Per questo l’ex candidato sindaco Alfonso Masini «deve dimettersi da presidente della commissione Cultura», un ruolo politico dato solitamente in quota alle maggioranze consiliari e non agli esponenti dell’opposizione. È questo l’ultimo affondo del capogruppo di Fratelli d’Italia Adalberto Bertucci, che oltre al solito Pd decide di mettere nel mirino l’ex dirigente comunale in quiescenza, sconfitto nel turno di ballottaggio alle elezioni del 2022. Da sindaco non eletto, Alfonso Masini, si è ritrovato consigliere comunale di minoranza in rappresentanza di Forza Italia ma ad un certo punto è stato eletto presidente della commissione Cultura con i voti numericamente determinarti dei civici di governo. Una stonatura che Bertucci, ieri, nel corso dei lavori del consiglio comunale, ha messo in evidenza dimostrando ancora una volta di non avere peli sulla lingua. Metaforicamente ha parlato di «strapuntino», riferendosi al posto in giunta andato ai dem come premio per il sostegno garantito a Lombardo nel turno di ballottaggio. Ma ancora di «strapuntino», il capogruppo di Fdi, ha accennato rivolgendosi a Masini, secondo la stessa logica premiale finito a presiedere la commissione Cultura. Una mossa che ha blindato Lombardo, il quale si è assicurato una maggioranza consiliare di fatto più ampia di quella uscita dalle urne, al riparo da bizze e personalismi, capace alla bisogna di garantire comunque il numero legale in aula.

D’altro canto, Masini, nell’immaginario è rimasta figura istituzionale apprezzata dalla politica bipartisan. In questo primo anno di mandato tutto ha fatto tranne che l’oppositore senza se né ma. Di lui rimane piuttosto la fotografia di una timidezza espositiva sugli argomenti scottanti. Gli imbarazzi o le giustificazioni in concomitanza con i (pochi) voti contrari espressi sui provvedimenti della maggioranza. Le numerose astensioni e perfino le assenze provvidenziali come quella di ieri, quando ha abbandonato l’aula sottraendosi all’alzata di mano sui punti in discussione per sopraggiunti, annunciati a microfono, problemi di salute.

Questo quadro colloca Forza Italia e Alfonso Masini in maggioranza. Di fatto a fianco dei civici, al contempo forzisti, Michele Venturiello e Arianna Cacioni, riducendo gli altri consiglieri del centrodestra di minoranza – Bertucci, ma anche Augusto Cacciamani di Fdi e Alessandro Messa della Lega – al peso specifico (e politico) di un atomo. Uno stato di cose davvero intollerabile per il «picconatore» Bertucci, il quale aveva già giurato di cacciare il Pd dal governo cittadino e di sostituirlo con il centrodestra stabilmente dentro la maggioranza Lombardo. Poi, evidentemente, l’auspicio non ha trovato concreta attuazione. Così, ieri, è arrivato l’attacco più duro: «Il sindaco ha regalato lo strapuntino al Pd uscito confitto dalle elezioni – ha detto Bertucci in aula -. Allora io, a Masini, che certamente non ha bisogno di strapuntini, dico che deve lasciare la presidenza della commissione Cultura. Io, poi, mi sono speso in questo anno per far capire a chi si era accontentato di uno strapuntino che era un abusivo, perché aveva perso le elezioni comunali, politiche e regionali. Questi signori non hanno più padrini, non hanno più datori di lavoro alla Regione Lazio, alcuni di loro dovranno tornare a prendere il gettone di presenza nelle commissioni e nei consigli comunali. Allora, al mio amico Masini, ho chiesto di dimettersi dalla presidenza della commissione Cultura perché è politica e non spetta all’opposizione. Deve capire che le cose stanno in questo modo e che l’opposizione in caso contrario farà a meno di chiamarlo».

Nel corso del consiglio comunale Adalberto Bertucci è stato poi eletto presidente della commissione Trasparenza, carica che da regolamento spetta alle opposizione. Eletti con lui, quali semplici membri, Michele Venturiello (che sarà anche vice), Emanuele Di Silvio del Pd, Claudio Zarro e Mauro De Santis. Intanto, fuori dall’aula, la battaglia di Bertucci per ridisegnare la maggioranza con le caratteristiche del centrodestra (dopo avere cacciato il Partito democratico) continua.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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