GUIDONIA – I due progetti finanziati dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) hanno prodotto una moltiplicazione di incarichi professionali che somiglia (parecchio) a quella pratica di spartizione di cariche e/o incarichi altrimenti detta lottizzazione, di solito attuata sotto la «pressione» dei partiti politici, nel caso, invece, delle liste e listine civiche in associazione con il Partito democratico (insieme governano la Città di Guidonia Montecelio). Sembrano pensarla così i grillini (sfrattati dal Comune un anno fa), quando mettono sotto la lente l’incarico «vinto» da un architetto professionalmente legato alla società di ingegneria di Rosaria Pasqualucci, consigliere comunale appartenente alla lista «Il Biplano». Com’è nello stile (e nel linguaggio) del partito di Giuseppe Conte, non sono mancati i riferimenti alla «malapolitica». In un post su Facebook di due giorni or sono, i 5Stelle rinverdiscono i fatti del passato. Gli abusi edilizi compiuti «nel 2008», sanati con un recupero urbanistico finanziato dal PNRR sotto la loro gestione. Oggetto d’intervento, il complesso edilizio di Colle Rosa a La Botte di Villanova nato abusivo, motivo che portò ad una indagine giudiziaria che vedeva coinvolto il progettista ingegnere Antonio Pasqualucci: il papà del consigliere. Un circuito vizioso per i grillini. Che scrivono: «È tutto regolare che l’attuale amministrazione comunale, della quale fa parte proprio la figlia del progettista di cui sopra, comincia spendere i tanti soldi del PNRR che l’amministrazione M5S aveva trovato per trasformare l’abuso in eccellenza sociosanitaria. È tutto regolare che l’attuale amministrazione comunale affidi una parte consistente del progetto di recupero ad un collega di studio del progettista di cui sopra coinvolto nell’inchiesta e padre della consigliera, amministratrice dello studio stesso. È tutto regolare che dalla finta opposizione nessuno dica nulla, ci mancherebbe a dar fastidio. Tutto regolare. Tutto torna, anche le dinamiche del passato». La lettura ci sta. Autocelebrativa nella sottolineatura dei fondi nazionali portati in cassa dal M5S: correva l’anno 2021. Se non fosse che le «dinamiche del passato», evidentemente spartitorie, non devono oggi non includere quel Partito democratico, che per un paio d’anni è stato alleato dei grillini al governo del Comune.

Comunque, prima di entrare nel dettaglio dei 9 incarichi professionali correlati alle progettazioni, aggiudicati dal Comune ad altrettanti tecnici e società con una serie di determine pubblicate venerdì 26 maggio, è da premettere che l’Ente ha percorso la strada delle procedure trasparenti: pubblicazione dei bandi, procedure ad evidenza pubblica svolte con modalità telematica, nomina di una commissione qualificata all’assegnazione di questi appalti cosiddetti di servizio. Tutti finanziati con i 10milioni di euro di fondi provenienti dal PNRR per la realizzazione di una pista ciclopedonale (da realizzare ex novo); per il recupero del complesso edilizio abusivo di Colle Rosa. Il 5 aprile scorso, il consiglio comunale riunito in seduta straordinaria, aveva approvato un cambio di passo con l’obiettivo di snellire le procedure di gara, dando il proprio benestare ad un appalto integrato da svolgere interamente per via telematica. L’altra decisione assunta dall’assise, fu che il Comune avrebbe avocato a sé la funzione  di stazione appaltante, convenzionalmente delegata alla Centrale unica di committenza (Cuc) della IX Comunità Montana del Lazio. La quale, infatti, a dicembre 2022 aveva aggiudicato la gara sulle progettazioni di fattibilità relative agli interventi finanziati dal PNRR.

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Da quel momento, con la gestione tornata in house al dirigente dell’Urbanistica comunale Cristina Zizzari, la parola d’ordine per avanzare nell’assegnazione degli incarichi correlati è stata una sola: “spacchettamento”. Con una vera, miracolistica, moltiplicazione delle aggiudicazioni finali. A fare notizia, fino a questo momento, è stato l’affidamento, del valore di 122mila euro, al coordinatore della sicurezza architetto Alberto Gatti. A scriverne, nei giorni scorsi, è stato il sito d’informazione Tiburno.tv, ripreso nella polemica dai 5Stelle.

Effettivamente, il professionista, risulta tra i collaboratori a tempo pieno di uno studio professionale ben avviato: lo studio Pasqualucci. Nel cui sito internet sono consultabili le evoluzioni societarie. Fino al 2019, lo studio, lavorava con la partita iva della persona fisica ingegner Antonio Pasqualucci, per passare poi ad una società a responsabilità limitata (la Ing.Pasqualucci Srl) nei cui assetti risultano, in qualità di soci, Vincenzo Pasqualucci, ingegnere a sua volta, e Rosaria Pasqualucci: anche amministratrice e consigliere comunale. Nei preamboli descrittivi sul team, Alberto Gatti è il «professionista full time»: a tempo pieno. Al 31 dicembre 2022 la Srl risulta avere 4 soci e 4 addetti. Se l’architetto Gatti avesse percepito e/o continuasse a farlo, emolumenti da lavatore autonomo o dipendente nella società del consigliere comunale Pasqualucci, qualche profilo di conflitto, finora non rilevato, potrebbe conclamarsi. Nonostante l’incarico «di coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione dei lavori di recupero del complesso di Colle Rosa», sia stato aggiudicato al libero professionista con una differente sede legale rispetto a quella della società per cui lavora. Verrebbe da riassumere così la circostanza. Almeno nella sintesi giornalistica:  l’incarico è andato al collaboratore del consigliere Pasqualucci. Nello stesso Comune in cui quest’ultima svolge funzioni pubbliche da adempiere con disciplina ed onore, e come la moglie di Cesare essere al di sopra di ogni sospetto.

Ma nelle carte di affidamento di questi incarichi sono più d’una le singolarità. Come la centralità ricorrente del piccolo Comune di Gallicano nel Lazio. Un centro di 6mila anime in provincia di Roma, menzionato nei verbali della Cuc fin dai tempi dell’appalto poi aggiudicato a dicembre del 2022. Dai quali si apprende che uno dei candidati alla progettazione preliminare arrivava proprio da lì. Qualcosa a che fare con Gallicano l’aveva pure uno dei commissari di gara (poi sostituito in fase di aggiudicazione da Zizzari). Nella doppia veste di dipendente del Comune di Guidonia Montecelio e, all’epoca dei fatti, consigliere comunale al Comune di Gallicano nel Lazio, l’architetto Veronica Grilli aveva partecipato a tutta la fase istruttoria della procedura di gara. Anche nella successiva gestione in house per l’attribuzione degli incarichi correlati, il fil rouge con Gallicano non si è interrotto.

Il 12 maggio di quest’anno il dirigente chiama Enrico Bonuccelli a presiedere la commissione che deve decidere le aggiudicazioni e gli affianca come commissario ancora Veronica Grilli. Il professionista è funzionario di ruolo all’ufficio tecnico del Comune di Gallicano nel Lazio, ed anche responsabile della Cuc (Centrale unica di Committenza) del Consorzio Comuni della Sapienza (sede Valmontone) che fa gli appalti per una serie di Comuni dell’hinterland romano e della provincia di Latina. Incrociando le informazioni presenti sul sito del Consorzio, con quelle relative agli affidamenti proposti da Bonuccelli a Guidonia, si scoprono ulteriori singolarità: 3 dei 9 «vincitori» dell’appalto di servizio integrato sono iscritti all’elenco dei fornitori di beni e servizi del Consorzio. In team, attraverso un raggruppamento temporaneo d’Impresa (Rti), partecipano (e si aggiudicano) gli appalti nei Comuni di Cori e di Subiaco. Nella terza città del Lazio, invece, presentano offerte separate. Le quali sono risultate, comunque e singolarmente, le migliori. Si tratta del professionista architetto Roberto Simonelli, con studio a Villalba (via Abruzzo), che si è aggiudicato la progettazione di fattibilità tecnica, nonché la direzione dei lavori, della pista ciclopedonale per 164.244 euro; della Itogeo Srl, società di ingegneria di Cassino, la quale per 20.550 euro si occuperà dei «rilievi celerimetrici» relativi al medesimo progetto;  del geologo Pio Sella, studio a Monte Compatri: svolgerà le «indagini geognostiche» sull’area interessata dalla ciclabile ad un costo di 34.089 euro.

Ancora il nome di Gallicano nel Lazio compare nel curriculum vitae della dott.ssa Fabiana Marino, sede professionale Tivoli, esperta archeologa tra i cui importanti incarichi, svolti nell’ultimo quinquennio, risultano gli scavi nel piccolo comune al confine con Zagarolo e Palestrina. Per la sua «consulenza» nella progettazione del Pnrr guadagnerà 8.601 euro. Non è finita qui. L’architetto Alessandro Celletti, studio a Roma, incasserà 60.000 euro per «il collaudo tecnico, amministrativo, statico dei manufatti di Colle Rosa». Avrebbe legami di conoscenza con l’ex sindaco Eligio Rubeis, di amicizia con il collega architetto Alfonso Rubeis, intrattenuto collaborazioni professionali con l’imprenditore Fabrizio Cacioni, fratello del consigliere di maggioranza di «Città Nuova» Arianna Cacioni, la quale però dice di non avere mai conosciuto o sentito nominare il professionista.

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Quando si parla di progettazioni poi, non può mancare la relazione vegetazionale. Da affidare ad un agronomo. Così, per 6.090 euro, l’incarico è andato a Marco Alimonti di Arsoli/Vicovaro. Il responsabile amministrativo finanziario del Gal (Gruppo di azione locale) Futuro@aniene, ente di promozione territoriale dove ricopre un incarico di istruttore Andrea Ferro, l’ex parlamentare del Partito democratico, libero professionista che gode di consulenze pubbliche: ha lavorato per la Regione Lazio di Nicola Zingaretti attraverso la controllata LazioCrea Spa. Ancora di rilevi geologici nella fase di progettazione del Pnrr (oltre a Pio Sella) si occuperà, per 36.169 euro, Leonardo Nolasco, storico consulente di fiducia nelle società di Stefano e Bartolomeo Terranova: per quanto di competenza seguirà dei lavori di recupero di Colle Rosa.  Infine, la F.& B. Engineering Srl, società con sede a Colleferro, aggiudicataria del preliminare del valore di 190mila euro, curerà «la progettazione di fattibilità tecnica e la direzione dei lavori» di Colle Rosa nell’appalto integrato che vale 258.693 euro. Si tratta di una società a socio unico costituita nel 2020 e rilevata due anni dopo dall’architetto Michele Del Brusco, professionista con studio a Valmontone. Non risultano dipendenti né altre unità locali. La società non ha nemmeno un sito internet. Michele del Brusco, da libero professionita, ha spesso lavorato con la Asl Rm5, acquisendo incarichi per interventi negli ospedali di Colleferro e Tivoli.               

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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