Guidonia, tensione alle 5Stelle: in lite veritas, parolacce in commissione contro la collega consigliere
GUIDONIA – Un fatto è certo: gli altri commissari sono rimasti interdetti davanti a tanto spettacolo, non certamente usuale in una sede istituzionale. È successo mercoledì scorso durante l’ora della commissione Cultura e Servizi sociali, convocata al solito in videoconferenza, causa Covid-19. Quando, forse complici le conseguenze emotive della infuocata riunione di maggioranza della sera prima, il consigliere 5Stelle Lorena Roscetti, poco più di 30 voti alle elezioni comunali, è sbottata contro la collega Laura Santoni che si era prenotata per intervenire. Davanti alla platea attonita di consiglieri e uditori, la Roscetti non si è risparmiata nella scelta delle male parole rivolte alla collega. In discussione, al momento, c’era l’annosa questione dell’affidamento degli impianti sportivi comunali, che sempre assorbe energie e interesse dei commissari. Si trattava, appunto, la sorte del campo di via Po, quello del calcio nella massima serie cittadina. E dell’incontro di qualche ora prima, concesso dall’assessore con competenze dirette Elisa Strani, a una delegazione vagamente composta anche da un giornalista sportivo locale, trasformatosi al momento in dispensatore di consigli sui pubblici investimenti utili alla manutenzione dell’impianto. Un simposio indigesto a chi non era stato nemmeno messo al corrente, la Roscetti appunto. Apriti cielo. Già spossata dai nervosismi di maggioranza, ha dato sfogo a tutta la rabbia di cui è stata capace. Solo poche ore prima infatti, all’interno del movimento, si erano consumate le tragicommedie di Claudio Caruso contro gli assetti correntizi culminati con la elezione di Matteo Castorino nuovo capogruppo, per alzata di mano e con il voto determinante del sindaco Michel Barbet. Strappi, forse, determinanti nella scelta della dimissionaria Laura Alessandrini, turbata dalla involuzione andreottiana dei grillini e, forse, dalle cadute di stile non certamente rispettose dei luoghi istituzionali. La guerra intestina continua…