GUIDONIA – Il servizio è toccato a una delle panchine di travertino in piazza Carrara a Villalba. Dove un paio di signore armate di vernice e pennello hanno alterato la naturale caratteristica della pietra: l’hanno tinta di rosso. Pare che la iniziativa faccia parte di una manifestazione patrocinata dal Comune di Guidonia Montecelio per sensibilizzare i cittadini al tema della violenza contro le donne. Doveva tenersi l’8 marzo, in occasione della festa della donna poi, causa il lockdown, le pittrici hanno dovuto riporre gli arnesi in attesa di tempi migliori. Così, alla ripresa delle attività, già una settimana fa, avevano cambiato l’aspetto della panchina, realizzata con la preziosa pietra ornamentale. Ma la stessa sorte è prevista per altre «sedute» in tutti i quartieri cittadini. Contro, a tutti gli effetti, i beni di proprietà altrui, in questo caso del Comune di Guidonia Montecelio. Che dovrebbe avere autorizzato, attraverso determina del dirigente al Demanio Paolo Cestra, le donne di una associazione (la Sesta Stella) patrocinata dall’Ente stesso, a toccare, modificare, cose che, nella circostanza, hanno un interesse artistico, essendo le panchine realizzate in pietra pregiata e frutto dell’ingegno di un designer. Chi le ha autorizzate a operare un’attività di deturpamento sulle cose di proprietà comune? La iniziativa è sponsorizzata dall’assessorato alla Cultura di Elisa Strani e condivisa, non solo sui social, dal consigliere del 5Stelle Alessandro Toro. Come se fosse normale trasformare gli arredi urbani a proprio piacimento, legittimando qualunque cittadino a fare lo stesso.  

 

Non è il primo caso di utilizzo privatistico dei beni comuni. Alessandro Cocchiarella, sabato scorso, si è trasformato nel presidente operaio della commissione Ambiente, manovrando personalmente la raccolta speciale dei rifiuti a Colle Fiorito. NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Guidonia, blitz alla giornata ecologica, poi la fuga sull’auto personale con a bordo i sacchi dei rifiuti. Ignorando le norme e il buon senso, Cocchiarella ha trattato materiale destinato al riuso o allo smaltimento, che nel momento del conferimento alla giornata ecologica diventa di proprietà comunale. E l’appropriazione del rifiuto da parte di terzi può configurare un illecito penale, così come il trasporto non autorizzato su mezzo proprio di materiali destinati al riciclo e/o allo smaltimento.
Ma ci sono anche responsabilità amministrative e procedurali. Il consigliere era autorizzato ad accedere a bordo del mezzo mobile di Tekneko impegnato nella giornata ecologica così come è stato visto e fotografato, coi guanti e mascherina abbassata? I camion sono considerati a tutti gli effetti un cantiere in cui le persone non autorizzate non possono esporre sé stessi e gli operatori ad un rischio sul luogo di lavoro. Sono state violate le norme di sicurezza? Certamente un consigliere comunale non è autorizzato a sporcarsi le mani, né a sostituirsi al personale, né ad appropriarsi di qualunque tipo di oggetto destinato allo smaltimento.

Le prime verifiche devono dunque essere di carattere amministrativo. Attraverso l’acquisizione di eventuali (improbabili) autorizzazioni rilasciate al presidente operaio, e al consigliere patrocinatore di opere d’arte attraverso le pittrici di panchine. Ma è evidente che altri profili vanno valutati d’ufficio. Serve chiarezza in queste vicende. Il movimento 5Stelle governa in democrazia non nell’anarchia.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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