GUIDONIA – Illegittimi i decreti di nomina dirigenziale firmati dal sindaco grillino Michel Barbet. Non valgono nemmeno i contratti di lavoro che ne derivano, come nulli possono ritenersi, inoltre, gli atti e i provvedimenti adottati nei settori della pubblica amministrazione coinvolti. A gelare il sindaco è il segretario generale Livia Lardo, che del Comune di Guidonia Montecelio è anche il Responsabile dell’anticorruzione (Rac). In una nota inoltrata via posta certificata il 6 aprile scorso, con una modalità perfino inusuale per il dirigente apicale dell’Ente, Lardo contesta la legittimità dei due decreti di nomina dirigenziale adottati da Barbet il giorno precedente, con cui veniva disposta una durata almeno triennale degli incarichi conferiti a Cristina Zizzari e a Nicolò Roccolino, rispettivamente a capo dei settori Urbanistica e Personale/Finanze.

Secondo il segretario, una così lunga previsione di durata, vìola la legge ed è in contrasto con quanto richiesto dal Comune attraverso gli avvisi di selezione pubblica per il reclutamento di personale apicale, a cui i due avevano risposto per candidarsi al ruolo di dirigente a termine. Bandi che, espressamente, prevedevano l’applicazione dell’articolo 110, comma 1 del Dlgs 267 del 2000. Dunque, come previsto dal comma 3 del medesimo decreto, gli incarichi dirigenziali conferiti ex art. 110 del Tuel devono avere la stessa durata del mandato sindacale. Il che significa, nel caso di Zizzari e Roccolino, non oltre il 26 giugno quando, dopo le elezioni amministrative, a Palazzo Guidoni si insedierà un nuovo inquilino a cui spetterà l’incombenza di un nuovo bando per selezionare dirigenti fiduciari.

Nella missiva di fuoco, che certifica le illegittimità dei provvedimenti adottati da Barbet, Lardo scrive che «non è stata rispettata la durata degli incarichi conferiti ex art.110 comma 1 del dlgs 267/2000 prevista dall’avviso di selezione pubblica del 10.10.2018». Spiega che «la durata di tali incarichi è espressamente prevista dallo stesso art. 110 comma 3». Né possono, secondo l’autorevole parere del segretario, «le varie decisioni giurispundenziali richiamate (nei decreti ndg) mutare le statuizioni legislative vigenti. Poiché, l’avviso di selezione pubblica costituisce lex specialis della procedura, sussiste l’obbligo di rispetto». «Purtoppo – esordisce Lardo –  devo far rilevare alla S.V che, nonostante più volte ho espresso il mio parere in merito, non è stata rispettata la durata degli incarichi dirigenziali conferiti ex art. 110 del dlgs 267/2000». Lardo chiude con un piccato «tanto si doveva», lasciando trasparire tutto il disappunto.

Ma cosa ha determinato queste nette prese di posizione di Livia Lardo? In forza di una delibera di giunta licenziata il 31 marzo scorso (la numero 34), come detto Michel Barbet adottata i nuovi decreti in parziale rettifica dei due precedenti di nomina di Zizzari e Roccolino, già incaricati dirigenti rispettivamente a luglio 2021 e ad agosto del 2019. I primi decreti sindacali, tuttavia, prevedevano esplicitamente l’applicazione dell’articolo 6 riportato negli avvisi pubblici di selezione, secondo cui i due dirigenti potevano rimanere in carica tre anni, comunque non oltre la fine del mandato sindacale. Ora, l’articolo 6 è sparito e i due vengono confermati per tre anni con decorrenza dalla firma del contratto, nel caso della Zizzari in ritardo di otto mesi (NE ABBIANO SCRITTO QUI: Solo al Comune di Guidonia si può fare il dirigente otto mesi senza contratto).

Un vero abuso che ha fatto perdere le staffe al segretario generale. Anche perché, la recente giurisprudenza a partire dal 2014 sui cui sono stati costruiti i provvedimenti contestati, è riferita ad altro articolo di legge (il dlgs è il 165 del 2001). Se davvero Barbet avesse voluto svincolare la durata delle funzioni dirigenziali da quella del suo mandato, avrebbe dovuto fare in modo che gli avvisi pubblici di selezione richiamassero il dlgs 165 e non espressamente l’applicazione dell’articolo ex 110 del Tuel.  A questo punto è tardi. Lo scrive Lardo a chiare lettere.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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