GUIDONIA – Il paradosso di via dell’Inviolata: la strada resta chiusa per tutti gli altri, inaccessibile per interventi di bonifica di cui avrebbe urgente bisogno, ma da oggi (martedì 24 agosto) è transitabile per i mezzi della Ambiente Guidonia Srl, gestore dell’impianto di Tmb e per quelli di Ama Spa, la municipalizzata che gestisce i rifiuti nella capitale. Tra le due società è in corso il «perfezionamento di un accordo» che da subito potrebbe portare la monnezza di Virginia Raggi nell’impianto meccanico biologico, pronto e funzionante, situato nella zona industriale dell’Inviolata.

Il via libera lo ha dato oggi martedì 24 agosto il Tar del Lazio che, con decreto monocratico (ECCOLO) ha bocciato l’ennesimo atto maldestro del sindaco di Guidonia Montecelio, il grillino Michel Barbet, firmato proprio per bloccare il transito dei camion di Ama e Guidonia Ambiente sull’unica via di accesso all’impianto. Si tratta dell’ordinanza sindacale di chiusura della strada (di proprietà della Città metropolitana di Roma) adottato in via d’urgenza da Barbet il 4 agosto scorso. La controparte ha infatti impugnato l’atto al Tribunale amministrativo e si vista dare ragione. Il Tar ha sospeso gli effetti della ordinanza e, in attesa della trattazione di merito prevista per il 13 ottobre prossimo, ha disposto la riapertura della strada per i camion dei rifiuti in arrivo dalla Capitale.

Quella di oggi è stata una giornata campale per Barbet. Cominciata all’alba con la visita ai comitati che nella città di Albano si battono per la ri-chiusura della locale discarica tornata in attività per fronteggiare la emergenza dei rifiuti romani. Domattina dovrà replicare a via dell’Inviolata dove l’arrivo dei camion dalla capitale è dato per imminente. 

L’ordinanza bocciata dal Tar prevedeva «per ragioni contingibili ed urgenti, atte a superare la grave situazione di incuria, degrado del territorio e dell’ambiente, la chiusura dell’arteria stradale e l’interdizione al traffico veicolare dell’intero tratto, ricadente nel territorio comunale, di via dell’Inviolata (S.P.17/a2)»; precisando che «nell’area così delimitata è vietata la circolazione di qualsiasi veicolo, fatta eccezione per: a) Quelli di emergenza e delle forze dell’ordine; b) Quelli connessi alle attività agricole locali; c) Quelli adibiti alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree industriali di: – ex discarica dell’Inviolata; – Impianto TMB; – Impianto della società Marco Polo Engineering; – Autostrade per l’Italia – Gasdotto e siti collegati».

Oggi il Tar ha stabilito che l’ordinanza sindacale impedisce «l’ordinario e legittimo esercizio dell’attività di trattamento dei rifiuti previamente autorizzata e legalmente in esercizio, avente carattere essenziale e rispondente ad interessi pubblici prevalenti rispetto a quello perseguito con il gravato atto».  

 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

1Commento
  • Massimo

    Complimenti per l’articolo, soprattutto perché sembra essere l’unico, per ora, a dare informazione sull’argomento. Sugli altri media infatti il silenzio è totale contrariamente al risalto dato ad altre riaperture più “rumorose” o degli innumerevoli , puntuali articoli sulla “monnezza” a Roma: come se fosse un fatto presente solo da poco.

    Agosto 25, 2021

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.