GUIDONIA – Un assessorato di peso (il Bilancio) era già stato assegnato al candidato sindaco (sconfitto) Alberto Cuccuru. A questo, 48 ore fa, si sono andate ad aggiungere 2 delle 7 presidenze delle commissioni permanenti: il Personale e i Lavori pubblici. Secondo gli schemi di spartizione su cui funziona la politica (io ti do e tu mi restituisci), le cariche sono finite rispettivamente ai consiglieri Rossella Nuzzo e Simone Guglielmo. Il Partito democratico perde le elezioni ma fa lo stesso il pieno di «ruoli» all’interno dell’amministrazione civica guidata da Mauro Lombardo, lasciando così le briciole alle liste civiche «minori» che, nella competizione elettorale del giugno scorso, si erano spese dal principio per assicurare la vittoria finale al sindaco e all’intera compagine. E che restano clamorosamente escluse dalle presidenze delle commissioni a tutto vantaggio del Pd (ma non solo).

Anche la decisione del sindaco di assegnare una delle sette presidenze  (la Cultura) al forzista Alfonso Masini (altro candidato sindaco sconfitto, del Cdx) priva della normale rappresentanza buona parte della compagine civica originaria, quella legittimata dal voto popolare a governare (e guidare) gli organismi consiliari sulla base di maggioranze numeriche. La lista più penalizzata nel quadro che è andato delineandosi sembra essere «Città Nuova». Ma sono anche «ConSenso Civico» e «Civici» a rimanere a bocca asciutta (L’Onda per il tipo di performance elettorale, aveva già riscosso il massimo con la presidenza del consiglio comunale ottenuta per Erick D’Alisa).  

Nella distribuzione delle cariche tra assessorati e presidenze di commissione, dunque, il Partito democratico fa la parte del leone. Solo per avere dato una indicazione formale di voto a favore di Mauro Lombardo nel turno di ballottaggio, il Pd ha avuto in cambio (appunto) la casella del Bilancio in giunta (per lo sconfitto candidato sindaco del centrosinistra Alberto Cuccuru), due presidenze di commissione per Simone Guglielmo (LL.PP) e Rossella Nuzzo (Personale). A seguire, non va troppo male alla lista «Guidonia Montecelio Domani» (non eccessivamente penalizzata). Dopo gli assessorati assegnati a Cristina Rossi (Servizi sociali) e Stefano Salomone (Personale), la lista storica del Polo Civico mette due dei suoi consiglieri alla presidenza di commissione, con Maurizio Remoli che va all’Ambiente e Mauro De Santis al Bilancio. Ma si prepara ad insediare Aldo Cerroni – che della lista è padre nobile – alla direzione di uno dei settori della pubblica amministrazione. L’ex candidato sindaco (civico) sconfitto alle elezioni comunali del 2017 si appresta infatti a cambiare pelle, passando dalla politica alla burocrazia.

Sarebbe suo il profilo del nuovo dirigente amministrativo da individuare attraverso una selezione per titoli che il Comune di Guidonia Montecelio è pronta ad aprire entro il 2022. Aldo Cerroni sarebbe insomma predestinato a sostituire Carola Pasquali, il dirigente di ruolo ai Servizi Sociali e Pubblica istruzione che, in una strana contingenza, è sul punto di fare i bagagli e trasferirsi per 3 anni al Mef (ministero dell’Economia e Finanze) grazie ad un provvidenziale nulla osta rilasciato dalla giunta Lombardo sulla base di una richiesta (dell’interessata) di distaccamento provvisorio presso altro ente. 

Anche dalle parti de «Il Biplano», lista civica di diretta espressione del sindaco e la più votata nelle elezioni di primavera, non si possono lamentare. Dopo l’assessorato considerato di primissima fascia (i Lavori pubblici) assegnato già da qualche mese a Mario Proietti, i biplanisti si accomodano alla guida delle commissioni Urbanistica con Giuseppe Nardecchia e ai Servizi sociali con Veronica Cipriani. Non è finita: a conferma che alla lista più votata devono corrispondere un numero adeguato di cariche e incarichi, già si mormora che uno dei due dirigenti tecnici di prossima nomina (entro il 2022) debba essere in quota «Il Biplano», da collocare possibilmente al settore dell’Urbanistica, dove non si esclude una riconferma triennale per l’attuale funzionario facente funzioni Cristina Zizzari.

Male (se non peggio) nel «gioco» politico dell’occupazione di caselle sembra essere andata invece alla lista «Città Nuova». Di marca centrodestra e schierata con Mauro Lombardo dai tempi della campagna elettorale, porta a casa solo un assessorato (l’Urbanistica) in coabitazione con l’ex sindaco Eligio Rubeis che, non è un segreto in città, avrebbe detto la sua sulla scelta di Anna Mari in accordo con Andrea Mazza (uno dei tre consiglieri eletti dalla lista assieme ad Arianna Cacioni e Michele Venturiello). Per quanto riguarda le altre liste «minori» rimaste a secco di presidenze, a «ConsensoCivico» resta l’assessorato alla Cultura con Michela Pauselli, ai «Civici» quello all’Ambiente con Paola De Dominicis che è anche vicesindaco. Va detto che per la forza elettorale espressa, queste due liste raccolgono però più e meglio di «Città Nuova», la vera cenerentola dell’amministrazione Lombardo.  

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

1Commento
  • Silvano micozzi

    Speravo in una fase nuova , ma purtroppo non bisogna mai fidarsi di certi sindaci !!! Mi vergogno di averlo votato 😡😡😡

    Ottobre 1, 2022

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