GUIDONIA – Potrebbe apparire un controsenso, eppure l’operato del dirigente alle Finanze, sotto il profilo gestionale l’autore del risanamento dei conti secondo la propaganda grillina, sarebbe stato sonoramente «bocciato» dal nucleo di valutazione. Il punteggio attribuito a Maria Lombardi dall’organismo indipendente di esperti, nominato dal sindaco per «pesare» i risultati raggiunti nei vari settori della pubblica amministrazione, sarebbe insufficiente. Appena di 50centesimi. Il più basso tra i dirigenti dell’Ente.

Una vicenda che starebbe creando fibrillazioni politiche e più di qualche malessere perfino negli uffici comunali investiti dall’onda del disappunto. I soliti rumors raccontano che giovedì scorso Lombardi avrebbe appreso informalmente e in anticipo del brutto voto ricevuto e lo avrebbe comunicato all’assessore alle Finanze Alessandro Alessandrini, che furioso avrebbe preteso di acquisire ogni singola «quotazione» dei dirigenti dal segretario generale Livio Lardo, apprendendo così che proprio la performance attribuita alla posizione apicale assegnata al suo settore era l’unica valutata in maniera negativa.

Ne sarebbe nato uno psicodramma che non avrebbe risparmiato gli uffici della Ragioneria comunale – chiamati in quelle ore a produrre controprove utili alla Lombardi per presentare ricorso contro la bocciatura – e neanche il sindaco Michel Barbet, investito dalla poco piacevole funzione di mediatore con le fronde grilline che da settimane chiedono la testa di Alessandrini e con essa una riorganizzazione del settore economico. Non sono un mistero i malpancismi di una larga parte della maggioranza consiliare verso l’assessore, accusato di tenere troppo stretti i cordoni della borsa in nome della precarietà dei conti pubblici. Proprio la politica economica ostentata da Alessandrini per mesi, aveva portato però la propaganda 5Stelle a farsi vanto dei risultati: risanamento del bilancio, tagli agli sprechi, pagamento dei fornitori. Ora il nucleo di valutazione, che analizza la gestione, ovvero gli atti prodotti concretamente in funzione delle singole pratiche amministrative lavorate e evase dal dirigente, sembrerebbe contraddire la politica dei proclama. Una brutta gatta da pelare per il sindaco, per i bene informati più che consapevole che la bocciatura potrebbe trasformarsi nel pretesto per ottenere la testa dell’assessore.

Resta da attendere la diffusione dei punteggi attribuiti a ciascun dirigente e i relativi premi in denaro che l’Ente dovrà erogare sotto forma di indennità di risultato, la polemica politica è comunque dietro l’angolo.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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