GUIDONIA – Adesso il mistero fitto è intorno al parere mancante. Quello dei revisori dei conti al Rendiconto d’esercizio 2019. Tutti gli atti, compresi quelli direttamente collegati al Bilancio consuntivo, sono stati approvati dalla giunta 5Stelle. Depositati una decina di giorni fa. A disposizione, quindi, di chiunque voglia prenderne visione. Si tratta dei soldi spesi e incassati dall’Ente nel corso dello scorso anno. Ma più di qualche conticino non torna. Soprattutto rispetto alla concordanza con la spesa presuntiva relativa allo stesso periodo. La maggioranza 5Stelle aveva, ad esempio, adottato il piano delle dimissioni immobiliari per 1 milione e 700mila euro a copertura di alcune uscite nel bilancio di previsione dell’anno scorso, ma queste vendite straordinarie del patrimonio comunale non si sono verificate. È dunque evidente che nuovi squilibri finanziari pesano sul Rendiconto, nonostante la scrematura di 17 milioni tra residui attivi e passivi operata dall’amministrazione grillina poco prima dell’approvazione di giunta. Una alchimia contabile operata dal settore Finanza e avallata dal governo di Michel Barbet. Ma non ancora dai revisori dei conti che non hanno certificato la regolarità del Consuntivo 2019. Un vero giallo che ha lasciato perplessi anche i componenti della commissione Finanze, che non hanno potuto prendere visione del parere (vincolante) durante la discussione sul documento di spesa. Che rischia di arrivare in aula senza la preventiva bollinatura contabile. Va ricordato che il Comune di Guidonia Montecelio è già fuori tempo massimo per l’approvazione del Rendiconto, che doveva avvenire entro il 30 giugno. Per questa ragione la prefettura di Roma il 20 luglio ha inviato diffida ad adempiere entro e non oltre 20 giorni con la convocazione del consiglio comunale.

Il Consuntivo doveva essere approvato al 30 giugno

Il Bilancio Consuntivo è da approvarsi nei termini previsti dalla legge, quest’anno al 30 giugno 2020. Con la motivazione che gli enti fuori legge mettono a rischio l’andamento amministrativo e politico, e rischiano la procedura sanzionatoria di cui all’articolo 141 comma 2 del Tuel (Testo unico degli enti locali): dal ricevimento della diffida, il Prefetto concede ulteriori ed inderogabili 20 giorni, oltre i quali si rischia la gestione commissariale: consiglio comunale sciolto, sindaco licenziato e tutti a casa.  A Guidonia il lavoro sul Consuntivo al 3o giugno era in alto mare. Anche degli atti propedeutici si era persa traccia. La commissione Bilancio nell’ultima seduta voleva discutere del parere dei revisori dei conti ancora mancante. Poi, la cancellazione di una infinità di voci dai capitoli di spesa, in entrata e in uscita, per milioni di euro. Crediti inesigibili e debiti insussistenti ma non da ieri. C’è da chiedersi il subcommissario esperto di conti arrivato al Comune nel 2016 che quadro economico finanziario abbia fotografato. E dopo di lui i futuri romanzieri Alessandro Alessandrini e Maria Lombardi, rispettivamente assessore e dirigente alle Finanze nella prima fase del governo 5Stelle. Come l’obbligatorio riaccertamento dei crediti/debiti dell’Ente sia stato fatto negli ultimi anni, se male con il rischio di aver drogato l’insieme dei dati relativi alla spesa pubblica. Se ne discuterà in aula.

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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