GUIDONIA – I messi comunali viaggiano da giorni (avanti e indietro) senza riuscire a notificare il nuovo decreto di nomina sindacale al diretto interessato. Così, a causa dell’intoppo procedurale, e a due settimane dalla riassunzione (leggi Altro che spoil system e nuovo corso, al Comune ritorna il dirigente scelto dai 5Stelle ) che doveva riportarlo a palazzo dopo il «licenziamento», nell’ufficio di capo del settore Finanze Nicolò Roccolino resta un fantasma.

Il suo non è l’unico «caso» ad agitare (ancora) i sonni di pezzi importanti della maggioranza civica. Sembra ormai assodato che il sindaco Mauro Lombardo, forte del «precedente» Roccolino, dopo averlo cancellato abbia in mente di riattivare il contratto dirigenziale di durata triennale anche per Cristina Zizzari. L’altro fiduciario sistemato dall’ex sindaco 5Stelle Michel Barbet al vertice del settore Urbanistica nel luglio del 2021 potrebbe, a giorni, riappropriarsi pienamente del ruolo che le venne conferito con procedura ex articolo 110 del Tuel. Solo che, a differenza di Roccolino rimesso al suo posto con una previsione lavorativa di un paio di mesi al massimo (non oltre al 31 dicembre 2022), per Zizzari il contratto dovrebbe allungarsi di ulteriori due anni. 

Lombardo, all’indomani dell’insediamento avvenuto nel luglio scorso, aveva disposto la revoca dei decreti firmati dal predecessore, e «licenziato» i due dirigenti fiduciari. Anche per rispetto delle posizioni di buona parte della sua maggioranza che, quando era opposizione al governo 5Stelle, sulla nomina soprattutto di Cristina Zizzari aveva condotto una vera e propria crociata, fatta di esposti alla Procura della Repubblica e all’Anac (Agenzia nazionale anticorruzione) su convinte illegittimità commesse dall’ex sindaco nell’attribuzione degli incarichi. Sarebbe uno smacco per Arianna Cacioni, consigliere di «Città Nuova» o per Paola De Dominicis, assessore e vice sindaco, all’epoca tra le principali attrici della crociata, dover subire politicamente il cambio di fronte da parte della amministrazione che oggi rappresentano e che hanno contribuito a fare eleggere, tant’è. Senza contare il fatto che gli spifferi di palazzo, così bene informati, raccontano di una vera e propria impuntatura dell’alleato democrat su Cristina Zizzari, considerata dal Partito democratico locale fino ai gangli regionali, inamovibile da un settore Urbanistica impegnato con le varianti del raddoppio del Car (Centro alimentare di Roma). 

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Intanto, questi ripensamenti di Lombardo su Zizzari e Roccolino, stanno rallentando il tabellino di marcia delle assunzioni dirigenziali programmate dalla sua amministrazione. La delibera sul nuovo fabbisogno del personale, varata dalla giunta civica e piddina un mesetto fa, rimane inapplicata nella parte relativa alle «selezioni per il reclutamento di due dirigenti tecnici e un amministrativo attraverso la procedura prevista dall’art. 110 del Tuel dlgs 276 del 2000» entro il 2022.

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Lo stesso Aldo Cerroni, considerato il padre nobile del progetto elettorale del «Nuovo Polo Civico», dato subito per investito di un ruolo dirigenziale all’indomani delle elezioni comunali, resta in stand by fino allo scadere dell’anno, nonostante abbia lasciato l’incarico alla Regione Lazio con la prospettiva della dirigenza amministrativa di durata triennale al Comune di Guidonia Montecelio. Circa i due tecnici, se arriverà, come sembra, la riconferma per la Zizzari fino al 2024, l’altro potrebbe invece essere Nello Rondoni, ingegnere già geometra, attuale assessore ai Quartieri e all’Attuazione del programma nella giunta di Giuseppe Proietti sindaco di Tivoli. Una scelta, per i bene informati, fiduciaria e identitaria del civismo, gradita per di più alle élite imprenditoriali più rappresentative dell’asse tiburtino.

Le voci, per ora, non trovano conferma ai piani alti di Palazzo Guidoni. Tecnicamente le selezioni sono ad evidenza pubblica, aperte ai possessori dei requisiti le cui candidature verranno sottoposte al vaglio delle commissioni esaminatrici, vero è però che gli incarichi dirigenziali ex art. 110 del Tuel sono attribuiti direttamente dal sindaco con decreto e su base fiduciaria. Tradotto: Lombardo decide secondo i propri gusti. Quali saranno gli sviluppi sugli affidamenti dirigenziali i cui stipendi tabellari annui valgono di 115mila euro al lordo di tasse contributi? Si scopriranno solo vivendo.   

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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