Guidonia – I «botti» di fine d’anno del consigliere Andrea Mazza (Città Nuova) e famiglia
GUIDONIA – Soldi dovuti, sul punto nulla da eccepire: 72.715,18 euro di bonus spettante in quanto Rup (Responsabile unico del procedimento) di progettazioni milionarie istruite dal comune di Guidonia Montecelio nel decennio scorso. Sono gli incentivi previsti dalla legge per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti interni agli enti locali. Soldi fuori sacco, riconosciuti al netto dello stipendio. Lui, Salvatore Mazza, il Rup in questione, non è stato un dipendente qualsiasi (se ne parla al passato in quanto in quiescenza dal 1 gennaio per raggiunti limiti di età), personaggio pubblico a pieno titolo. In primo luogo per essersi attivamente immischiato nei fatti della politica locale che eleggeva sindaco e amministrazione, poi per il vincolo familiare. Il figlio Andrea Mazza nel 2022 è tornato a occupare lo scranno consiliare vestendo i panni civici. Andò così: in dubbio fino all’ultimo momento se mantenere l’impegno col Cdx e il suo partito, la Lega di Matteo Salvini, ha optato per lo schieramento alternativo e vincente di Mauro Lombardo sindaco civico. Di correre alle elezioni con «Città Nuova», la lista espressa messa in piedi dagli ex rubeisiani (di Eligio Rubeis) su input dell’altro consigliere di «Città Nuova» Michele Venturiello.
A Guidonia Montecelio i Mazza sono quasi una istituzione nella istituzione (il Comune). Dal cimitero dei guai (giudiziari) che hanno lambito i fatti della Operazione Ragnatela e della Mafia Bianca, Salvatore ne era uscito grintoso più che mai, pronto a dare battaglia su tutti i fronti. Arrivando, nel 2018, a fare causa al suo stesso Comune colorato del giallo dei 5Stelle pur di vedersi riconosciute le somme dovute. Aveva perfino ragione: gli spettavano. Lo ha stabilito la sentenza 1218/2022 pubblicata il 25 ottobre 2022. Lì, però, nella prassi comunale, potevano cominciare i problemi. Le trafile decennali a cui vengono sottoposti i creditori, anche coloro che vantano titoli esecutivi. Lo storico dell’albo pretorio è pieno di atti che raccontano la difficoltà a riscuotere di fornitori e prestatori di servizi. Non è sufficiente nemmeno un pignoramento dei conti dell’Ente per incassare, una odissea che arriva alle calende.
A Salvatore Mazza è stata invece risparmiata la trafila. E il suo credito riconosciuto dopo due mesi dal consiglio comunale del 28 dicembre scorso tra i debiti fuori bilancio: 334.754,67 euro complessivi iscritti nella delibera votata da una minimaggioranza segnata da copiose assenze. Per evidenti motivi legati all’incompatibilità, in aula non c’era il figlio, mancavano all’appello il capogruppo di «Città Nuova» Arianna Cacioni, Lucrezia Cataldo, Tommaso Carnevali e Rosaria Pasqualucci, tutti de «Il Biplano». A stretto giro, due giorni dopo, seguiva l’atto di impegno di spesa nel bilancio comunale. La determina numero 90, firmata dal dirigente all’Urbanistica Cristina Zizzari,ECCOLA CLICCA E LEGGI è del 30 dicembre 2022. Individuati i capitoli e accertate le somme, il passo successivo è la liquidazione già prevista nell’esercizio 2022 della contabilità comunale.
Un fine d’anno con i fuochi d’artificio per il geometra Salvatore Mazza, un monumento d’uomo che ha tramandato la tradizione del posto fisso alla nuora (e moglie di Andrea). Anche lei ha un motivo in più per brindare al Capodanno. Entrata a lavorare nel 2009 tra i centralinisti assunti in blocco dall’ex amministrazione di Eligio Rubeis (di cui il marito faceva parte ancora come consigliere), partendo dalla categoria più bassa (la «B») è arrivata alla qualifica «D» di funzionario con uno scatto anche stipendiale e, per la prima volta al Comune di Guidonia Montecelio, senza passare dalle prove comparative tra candidati. La giunta di Mauro Lombardo, seguendo gli adeguamenti di legge, ha cambiato il regolamento interno sulle cosiddette progressioni verticali, eliminando le prove d’esame. A contare sono stati i titoli, l’anzianità di eservizio e le esperienze lavorative. Un fine d’anno davvero coi botti per tutta la famiglia.