GUIDONIA – Insieme, non le sole, hanno rappresentato motivo di disturbo continuo per la maggioranza pentastellata, presentando denunce, esposti, interrogazioni. Senza tregua, anche con le altre donne consiglieri comunali, hanno fatto il loro lavoro di oppositori implacabili all’impercettibile (ma dannosa) amministrazione di Michel Barbet, portando una ventata di novità nel modo di fare politica e di interfacciarsi con l’amministrazione pubblica, collocandosi entrambe lontane dai compromessi del potere.

Da fronti politici distanti e contrapposti, Arianna Cacioni e Paola De Dominicis hanno sbattuto la porta dei rispettivi partiti a distanza di poche ore. L’addio della (ex) leghista al Carroccio è di lunedì scorso perché non si sentiva più valorizzata né gli veniva riconosciuto l’impegno profuso nelle molteplici battaglie condotte in aula, oggi è stata la volta di Paola De Dominicis per le scelte del suo (ex) Partito democratico di stringere un’alleanza «mortale» con il M5S, dal suo punto di vista un autentico suicidio politico.

Mentre l’approdo di Arianna Cacioni è stato il ritorno in Forza Italia, formazione con la quale si era candidata a sindaco per il centro destra nelle elezioni comunali del 2017, Paola De Dominicis lascia al momento senza altra meta davanti a sé. Dopo mesi di isolamento subito nel partito a causa delle sue dissidenze più volte espresse pubblicamente, all’ex capogruppo resta la sola amara certezza – così ha scritto in una nota stampa – di aver dovuto assistere all’inimmaginabile, ossia «che alla fine di questa travagliata consiliatura, a sei mesi dall’elezione del nuovo sindaco di Guidonia Montecelio, il mio partito, il Pd, si alleasse con il Movimento 5 Stelle. Con gli stessi “grillini” che abbiamo contestato fino a ieri e che abbiamo cercato di mandare a casa per la loro manifesta incapacità nella gestione del Comune, da ultimo con una mozione di sfiducia al sindaco». Per poi aggiungere: «Nessuna motivazione può giustificare questo sconcertante accordo. Il tutto si riduce, in pratica, alla prospettiva di cogestire la città con i “grillini” per una manciata di mesi, anziché governare Guidonia Montecelio per i prossimi anni. Gli sconfitti del 2017 si alleano, dunque, in un abbraccio mortale con i vincitori di allora. Con coloro che hanno dimostrato una evidente pochezza nella gestione del Comune in questi tormentati anni. Mi chiedo con quale animo si possa adesso guardare in faccia chi ci ha accordato il proprio consenso per contrastare la deriva e il populismo “grillino”. Sembrava tutta un’altra storia e, invece, è solo la solita brutta storia […] Oggi, a fronte di questa imbarazzante “alleanza” di cui ho letto sui mass-media e che non ho in nessun modo condiviso, mi si chiede di anteporre gli interessi del partito a quelli di Guidonia Montecelio. Non posso farlo e non lo farò. Non ho dubbi: scelgo la mia città».

Anche Cacioni aveva esternato tutta l’amarezza con parole significative: «Mi lascio l’esperienza con la Lega Lazio alle spalle non senza qualche amarezza. Non posso dire in questi anni di essermi sentita parte di un progetto organico, non mi è stata data la possibilità di contribuire al partito né in ambito locale né regionale, e di questo mi dispiaccio, non solo per la mia persona ma anche per la rappresentanza che è stata spesso negata alla mia città. Ho sempre lavorato affinché ci fosse un cambio di passo per portarci di fronte agli elettori di Guidonia con la competenza e la credibilità che un comune così grande merita, nonché con la garanzia di una siderale distanza dalle degenerazioni che hanno determinato la fine anticipata dell’ultima amministrazione di centro destra. Ed anche per questo, non ultimo, motivo ho deciso che il mio futuro dovesse essere dove questo proposito fosse condiviso, appunto in Forza Italia». 

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

Nessun Commento

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo e-mail non sarà pubblicato.