GUIDONIA – Un botta e risposta durissimo. Da una parte il sindaco grillino Michel Barbet a difesa del fortino, dall’altra la Cgil all’attacco di un sistema di potere che premia i forti e potenti dirigenti (ormai un tutt’uno con l’indirizzo politico) a scapito dei dipendenti, sottomessi da una condotta che la confederazione sindacale, nella struttura provinciale Funzione pubblica Cgil Rieti – Roma est Valle dell’Aniene, non ha problemi a definire «vessatoria e pretestuosa». Nel mezzo c’è la politica del Partito democratico, di cui la Cgil è braccio e mano all’interno delle amministrazioni locali, silente nel ruolo consolidato di governo ombra dei 5Stelle ma soprattutto nella prospettiva di una alleanza stabile e organica in vista delle elezioni comunali del 2022. Così, fatti di una indubbia gravità e di una certa rilevanza pubblica come lo scontro in atto passano nel silenzio o sui tavoli degli incontri riservati, per non turbare il manovratore e lavare i panni sporchi in famiglia. E che panni, o stracci. Ne sono volati nelle due missive in questione. Quella di Cadia Liberti, Cgil provinciale, l’altra di Michel Barbet.

Il 24 giugno la sindacalista prende carta e penna e chiede misure urgenti a tutela del personale dell’Ente «vessato» da condotte anche «pretestuose» della dirigente alla Cultura e Servizi sociali Carola Pasquali (NE AVEVAMO SCRITTO QUI: Come un giudice interroga e registra i dipendenti, il sindaco grillino è fuori controllo e la Cgil va all’attacco ). «E la storia continua» esordisce Liberti. Non è infatti la prima volta che la Cgil si occupa del caso Guidonia, definito nell’oggetto della missiva come «misure urgenti di sicurezza, dignità nel Comune di Guidonia Montecelio parte 2». Il testo che segue ha toni gravissimi nei confronti del sindaco. A fronte di comportamenti del dirigente definiti platealmente tesi a «screditare i dipendenti in qualsiasi situazione», l’amministrazione 5Stelle continua a «perpetrare nei confronti dei suoi dipendenti azioni di delegittimazione, e di porli in condizione di inferiorità». Incapace, per la sindacalista autrice della lettera, di fare qualunque azione concreta, dimostrandosi così «mai all’altezza delle situazioni o comunque di non essere mai esaustiva nelle risposte» alle richieste avanzate dalla Cgil.

Toni durissimi. Non è da meno la risposta vergata da Michel Barbet in persona. Il sindaco entra nell’arena della gestione a difesa cieca del suo dirigente e della amministrazione. Non vuole sentire ragioni. Va all’attacco della sindacalista e scrive:  «Non è la prima volta che la sig.ra Cadia Liberti si scaglia con violenza nei confronti di questa amministrazione comunale e poi, a turno, una volta con uno ed una volta con l’altro dirigente o con il segretario generale (Livia Lardo ndr)». Il sindaco incalza definendo la lettera di Liberti «l’ultima di una lunga serie, piena di ingiurie e offese oltre che di pesanti giudizi sull’operato di una dirigente del Comune e sull’intera amministrazione comunale che ha travalicato ogni forma di rispetto istituzionale nei confronti di persone che esercitano pubbliche funzioni». Accuse bollate da Barbet, inoltre, come false. Poi il sindaco sferra il colpo finale. E chiede alla Cgil funzione pubblica nazionale, alle declinazioni territoriali del sindacato rosso, di prendere provvedimenti contro la Liberti. Invitando le SS.LL in indirizzo (indicate una ad una nella lettera), a «voler intervenire sul comportamento della sig.ra Cadia Liberti affinché cessi la sua attività persecutoria, offensiva e irriguardosa che puntualmente riserva a questa amministrazione comunale alla dirigenza». Un precedente inedito e gravissimo di un sindaco che si spinge a fare pressioni sui «superiori» della Cigl per chiedere di ammansire un sindacalista nell’esercizio delle sue funzioni. Robe mai viste, un Comune fuori controllo davvero.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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