Guidonia – I grillini stanno come d’autunno sugli alberi le foglie, e sulla Strani vice c’è l’ultimatum al sindaco
GUIDONIA – Stasera è in programma l’ennesimo incontro con lo stesso orientamento: entro la prima decade di novembre Michel Barbet deve decidere, via Elisa Strani dalla poltrona di vicesindaco oppure i «frondisti» si dicono pronti a sfiduciarla in aula. Con una mozione squisitamente politica da discutere nel corso del prossimo consiglio comunale, la cui data è da decidere nella riunione dei capigruppo in programma venerdì 5 novembre. Una crisi interna alla ex maggioranza del M5S scoppiata all’indomani dell’accordo di governo con il Partito democratico, di cui chi scrive si è già occupata su questo sito d’informazione indipendente: (Gli ammutinati del M5S, via la Strani da vicesindaco o addio maggioranza. Barbet pensa alle dimissioni).
Al momento gli ammutinati sarebbero sette con la possibilità di arrivare a otto. Tra loro, descritto dai bene informati come il più determinato, c’è Alessandro Cocchiarella, il presidente della commissione Ambiente escluso dai tavoli sulle Cave convocati dal vicesindaco alla sola presenza di Barbet e degli imprenditori riuniti nel Cvtr (Centro per la Valorizzazione del Travertino Romano). Una figura diventata ingombrante, quella dell’avvocato e consigliori, anche per altri esponenti grillini che contestano al sindaco la nomina non concordata. Le frizioni avrebbero riguardato anche la gestione degli impianti sportivi. In ultimo, l’affidamento del palazzetto del Bivio di Guidonia, procedura costruita da Strani senza la necessità di una condivisione con il gruppo consiliare.
Nei giorno scorsi, Michel Barbet si è preso una pausa dalle beghe e dalla città, lasciando il timone del Comune proprio alla Strani. «Michel non attraversa un bel momento» è il refrain ripetuto da chi conosce le difficoltà politiche del sindaco francese, acuite dal comportamento del collaboratore e suo consigliere giuridico, come quello di farsi immortalare nell’ufficio sindacale durante l’assenza del primo cittadino eletto. Una foto finita sui social, per gli spifferi di palazzo un gesto di sfida, interpretato come una provocazione dai suoi nemici interni.
Il resoconto di un ciclo di riunioni dove sarebbero volate parole grosse, racconta un Michel Barbet ormai con le spalle al muro e il pensiero alle dimissioni, con la ferma intenzione di non cedere al ricatto e di tenersi stretta Elisa Strani, inamovibile dalla seconda casella più importante della giunta. In questa grave crisi dei 5Stelle contro il sindaco, si sarebbe inserito anche il neo alleato. Nemmeno i Dem avrebbero apprezzato il solista Barbet nella scelta del vice, né le ingerenze della Strani nell’assessorato di Rosaria Morroi, voluta dal Pd di Simone Guglielmo e nominata da Barbet con le deleghe allo Sport e alla Pubblica Istruzione lo scorso 11 ottobre. I rumors con le orecchie sempre aperte, raccontano di rapporti particolarmente tesi tra le due signore che non si prenderebbero di carattere, di una maggioranza allargata litigiosa, di un sindaco sempre meno autonomo, sotto l’influenza non solo della Strani ma anche di Guglielmo, ormai onnipresente al Comune.
I «frondisti» punterebbero così a detronizzare il vice sindaco con una sfiducia pubblica, ma nei giorni scorsi hanno anche minacciato di abbandonare l’aula per sempre o di andare a rafforzare le opposizioni consiliari, già molto affollate nel gruppo misto con Loredana Terzulli, Claudio Zarro e Claudio Caruso, senza contare Anna Checchi e Lorena Rossetti, le ex confluite in AttivaGuidonia che accoglierebbero a braccia aperte almeno due degli ammutinati. La notizia della mozione di sfiducia è data dai bene informati come solida, quanto sarà allargata alle minoranze per ampliarne gli effetti politici è ancora da stabilire. Le fibrillazioni sono però ai massimi livelli.