GUIDONIA – Nel 2012 erano finiti nel mirino della Procura, accusati di avere rifiutato atti d’ufficio in concorso tra loro. Così, tre dipendenti del Comune di Guidonia Montecelio, si erano visti costretti a ricorrere all’assistenza dell’avvocato Augusto Colatei del Foro di Tivoli, per difendersi nel procedimento penale aperto a loro carico. Solo che poi, la posizione degli indagati, nel 2014, si era positivamente risolta nella fase preliminare del processo con il proscioglimento perché il fatto non costituiva reato. Una circostanza che non li ha assolti, però, dal dovere di pagare le spese legali. Diciotto mila euro complessivamente versati all’avvocato Colatei a titolo di onorari che adesso i tre avranno indietro dal Comune.

Lo ha deciso il dirigente alle Finanze Nicolò Roccolino con la determina n.54 del 28 aprile scorso (ECCOLA). Oggetto: «Rimborso per spese di patrocinio legale ai dipendenti dell’Ente».

Un atto  che segue i recentissimi dettami della giunta pentademocratica che, con la delibera n.32  del  31 marzo 2022 (richiamata nella determina Roccolino), ha licenziato il nuovo Regolamento comunale «in materia di patrocinio legale e rimborso spese legali ai dipendenti amministratori», in queso caso applicato con effetto retroattivo del dirigente. Sembra comunque lo potesse fare. Anche in ragione di un parere della Corte dei Conti regionale (sezione del Veneto) del 2012 «che ha ritenuto ammissibile il rimborso ex post delle spese sostenute dal dipendente prosciolto».

Dopo varie richieste avanzate dai tre nel corso degli anni e mai andate a buon fine, le ultime istanze inoltrare il 14 aprile 2022 sono state invece accolte dal Comune che, contestualmente, ha impegnato 25mila euro sui capitoli di spesa del bilancio di previsione 2022 in fase di approvazione. Tutto è bene quel che finisce bene se è frutto di atti dove l’elemento della discrezionalità ha fatto la differenza.