Guidonia – Staffette future e assessorati (anche) in condominio con il Pd: così prende forma la giunta Lombardo (i nomi)
GUIDONIA – I rumors di palazzo danno le dimissioni per cosa fatta: Mario Proietti (Il Biplano) sarebbe a un passo dal lasciare il seggio consiliare per entrare in giunta lasciando il posto in assiste al primo dei non eletti: Veronica Cipriani. Non una sola pedina c’è da sistemare per il nuovo sindaco civico Mauro Lombardo alle prese con il non facile compito di comporre l’esecutivo.
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I sempre (molto) bene informati lo danno speso in queste ore in riunioni fiume alla ricerca della quadra necessaria a presentare la formazione già nel corso della prima seduta di consiglio comunale in programma giovedì 14 luglio. Mario Proietti, oltre 500 preferenze alle elezioni del 12 giugno con la lista campione di voti «Il Biplano», sarebbe quindi in pole per accomodarsi nell’assessorato di via della Longarina appena lasciato dal 5Stelle Antonio Correnti: i Lavori Pubblici. Alleggeriti, però, delle deleghe all’Ambiente consegnate dai rumors (invece) a «Città Nuova». In particolare ad Andrea Mazza (il più votato nella lista costruita dall’ex legista con gli ex forzisti Michele Venturiello e Arianna Cacioni) sul punto di fare il nome di un tecnico (architetto o ingegnere, geometra si vedrà) di sua fiducia. Un profilo non coincidente con Anna Mari, l’avvocatessa prima dei non eletti in «Città Nuova», caldeggiata in quel ruolo (anche) dall’ex sindaco Eligio Rubeis con il sostegno, riportano i bene informati, del consigliere regionale leghista Laura Cartaginese.
Ma andiamo con ordine: il sostegno garantito dal Partito democratico nel turno di Ballottaggio comporterebbe adesso il pagamento della cambiale da parte del neo sindaco civico. Tuttavia, con soltanto 7 assessorati da distribuire e gli eletti nelle altrettante liste del Nuovo Polo Civico a rivendicare un posto in giunta, il rebus non sembra di facile soluzione per Lombardo. Margini di rappresentanza diretta non sembrerebbero esserci per il Pd, almeno al di fuori di un accordo (eventuale) da siglare tra il sindaco e i vertici regionali dem su nome condiviso. Un tecnico con cui riempire la casella dell’assessorato più «pesante»: l’Urbanistica. Soluzione, tuttavia, che mal si adatterebbe alle esigenze personalistiche dei signori delle preferenze, localmente divisi in correnti protese alla gestione essenziale del potere. Emanuele Di Silvio, ma soprattutto Simone Guglielmo farebbe pressioni per vedere riconfermata nello stipendio/indennità (più di 2000 euro mese) l’assessore grillodemocratico uscente Rosaria Morroi.
C’è poi il nodo Alberto Cuccuru. Il candidato sindaco sconfitto del fronte progressista (e dell’alleanza tra il Pd e il M5S) avrebbe recentissimamente (e alla luce dell’esito elettorale) rispolverato la sua vocazione civica e lontana dai partiti. Motivo per cui si sarebbe reso disponibile a lasciare il consiglio comunale (favorendo così la entrée di Mario Lomuscio, primo dei non eletti del Pd) per entrare nell’esecutivo Lombardo anche, e perché no, da assessore all’Urbanistica.
Un incastro di caselle non facile da combinare che investe poi la lista «Guidonia Montecelio Domani» (più di 2300 voti alle elezioni). Secondo lo schema del Manuele Cencelli applicato come metodo, sono due i posti da assegnare alla compagine di Mauro De Santis e Aldo Cerroni (quest’ultimo indicato nel ruolo di dirigente/capo di gabinetto del sindaco). In quota «Guidonia Montecelio Domani», per la giunta, si fanno i nomi di Stefano Salomone e Sabrina Rossi. Il primo dovrebbe prendere la strada dell’assessorato al Personale, la seconda occupare la casella dei Servizi sociali e della Pubblica Istruzione. Anche le liste minori sono pronte però a dire la loro nella composizione dell’esecutivo cittadino. «ConSenso Civico», che elegge il consigliere Mirko Sotorino, punterebbe sul nome di Michela Pauselli per garantirsi un proprio spazio in giunta (data al Commercio e Attività produttive); mentre «L’Onda» di Erick D’Alisa potrebbe «accontentarsi» della presidenza del consiglio comunale, nella previsione (in un futuro definito) di una staffetta in assise che ripagherebbe il primo dei non eletti (Roberto Gagnoni) nell’immediato lasciato fuori anche dalla giunta.
Chiude il quadro la delega alle Finanze data per assegnata a Paola De Dominicis, l’ex del Pd in rappresentanza della lista «Civici» è anche già indicata come vice di Mauro Lombardo. Il sindaco lavora dunque con tempi stretti su questo schema di massima per comporre il quadro. Che potrebbe essere, tuttavia, soggetto a variazioni per quanto riguarda la presidenza del consiglio comunale. La seconda carica istituzionale, alla fine potrebbe finire al duo Michele Venturiello e Arianna Cacioni, da assegnare al primo grazie ad una pratica di aggiustamento tra le pretese di tutti e di ciascuno. A completare il mosaico, poi, incarichi di sottogoverno (collaboratori) da attribuire tenendo conto del quadro d’insieme. Un lavoro non facile per Lombardo più che intenzionato, concludono i rumors, a trovare la quadratura del cerchio entro il 15 luglio.