GUIDONIA – La Lega non raccoglie l’appello del sindaco 5Stelle Michel Barbet. Lo fa attraverso il suo consigliere Arianna Cacioni che in una nota stampa parla di «no a qualsiasi accordo in consiglio comunale. Mentre il Pd lavora agli accordi noi prepariamo la mozione di sfiducia al sindaco».

«Il richiamo è al «bene della città» ma il sottotitolo è chiaro: non mollo la poltrona e con essa i 3mila al mese di indennità. I 5Stelle sono ormai minoranza in consiglio comunale – scrive Cacioni – l’avventura del governo grillino ha un brillante futuro alle spalle, Michel Barbet però non si arrende e in un video pubblicato ieri mattina sulla sua pagina Facebook lancia l’appello «alle forze responsabili» pur di andare avanti e conservarsi la poltrona. Lo dico subito in modo netto. Non potrei mai rappresentare io quelle forze, non perché «irresponsabile» ma perché espressione di una volontà popolare che chiede di rinnegare gli inciuci e di fare politica a testa alta e schiena dritta. Come vera opposizione all’amministrazione attuale – aggiunge il consigliere – abbiamo in questi anni avuto sempre chiaro l’obiettivo di voler liquidare Barbet, sindaco per caso che si è rivelato purtroppo dannoso per gli interessi della comunità. Per queste ragioni, nel momento di più grave crisi dell’amministrazione 5Stelle, proseguiremo con ancora maggiore determinazione la strada dello scioglimento anticipato del consiglio comunale. Al contrario del Pd, infatti, riteniamo che sia un bene andare subito al voto. Licenziando l’ineffabile e inutile Barbet già stamattina, comunque prima del 27 luglio, così che le urne si potranno aprire finalmente anche a Guidonia Montecelio a settembre. In meno di tre mesi – auspichiamo – la città potrebbe avere un nuovo sindaco e una nuova maggioranza finalmente espressione di un voto popolare rappresentativo. Riteniamo inoltre che l’interregno breve del commissario prefettizio fino a settembre sia anzi salutare per valutate i danni di 3 anni di inerzia 5Stelle. Il voto è l’unica soluzione per restituire alla politica dignità, per battere Barbet e i suoi consiglieri più fedeli, rinchiusi nel bunker di palazzo Guidoni da dove non sembrano intenzionati a ingerire l’amaro calice della resa, perché significherebbe lasciare andare per sempre gettoni di presenza e indennità, nonché il potere che deriva dal mantenere cariche pubbliche nelle amministrazioni locali. Si dimettano piuttosto. L’apertura alle opposizioni è in ogni caso ridicola, uno strumento di distrazione rispetto ad un accordo, quello Pd-5Stelle, già nell’aria da tempo, circostanza che più volte ho fatto emergere in Consiglio Comunale. In ogni caso, per far emergere le posizioni di ciascun gruppo stiamo lavorando ad una mozione di sfiducia».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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