GUIDONIA – «L’ipocrisia non può essere il collante per restare attaccati alla poltrona», dichiarano Giovanna Ammaturo consigliere di Fratelli d’Italia unitamente al coordinatore Mario Pozzi. Ammaturo, che proprio in un incontro istituzionale con il sindaco 5Stelle Michel Barbet, lo aveva invitato a prendere atto della disfatta. Il sindaco oggi, dopo le riunioni notturne a Roma tra i vertici del Pd e M5S, ha invece ufficializzato l’apertura a tutte le forze politiche responsabili. «L’amministrazione pentastellata – aggiunge l’Ammaturo – in tre anni ha dimostrato solo di essere supponente, inadeguata e inidonea a governare. Ha permesso a molti di triplicare il Mod 730, a diversi di trovare un posto di lavoro, mancare ogni punto del programma sbeffeggiando gli elettori pentastellati e creando danni per inettitudine e incompetenza a tutti i cittadini. La seconda città d’Italia non capoluogo di provincia, con centomila residenti, non poteva essere lasciata in mani peggiori. Oggi l’unica cosa da fare è ritirarsi anche se i vertici nazionali Pd- M5S durante la notte hanno pensato che la città potesse diventare il laboratorio politico caro a Zingaretti. A conferma che alla poltrona nessuno ha voglia di rinunciare. Sarebbe la seconda volta che Guidonia Montecelio diventa laboratorio politico. Il primo negli anni settanta fu il compromesso storico tra Dc e Pci che ebbe vita breve, allorquando i vertici della Dc sciolsero la colla sulla seggiola dei notabili locali. Oggi, con il sorriso beota che copre tanto cinismo, si tenta di giustificare ogni castroneria facendo il classico appello alla responsabilità, al Covid-19 ed ai Cittadini. Se ne ricorda soltanto adesso Barbet di loro dopo tre anni di niente mentre solo la smania di potere, la doppiezza e l’ipocrisia li ha tenuti in piedi fino a farli implodere pensando che la gente non abbia memoria. O peggio che ci si possa burlare degli elettori con promesse non mantenute e sterili dialettiche sui grandi sistemi. Dopo 11 assessori, 2 consiglieri passati alla opposizione, 2 consiglieri pronte a votare con la meteoropatia per dire meglio a convenienza, 3 dimissionari, Barbet prenda atto e ritorni a lavorare. FdI non fa appelli: dopo 208 interrogazioni, 4 denuncie alla magistratura ordinaria, 5 alla Procura della Corte dei Conti, 2 al Prefetto ed 1 alla Asl, 1000 interventi tra cui il primo negato dalla maggioranza Barbet di istituire una commissione di inchiesta sulle passate consiluature, riteniamo di aver utilizzato gli strumenti che la democrazia permette all’opposizione per persuadere la maggioranza alla concretezza. Faccio richiesta pubblica – conclude l’Ammaturo – ai consiglieri di opposizione e di maggioranza, quella che è rimasta, di mandare a casa il sindaco Barbet e le sue fallite promesse. Oggi sono in tanti a srotolare le bandiere impolverate . Ma in tre anni noi eravamo presenti: tutti i giorni, per ricordare a Barbet che occorrono fatti concreti scevri da interessi personali». (em.am)

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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