Fondi regionali utili a mettere in sicurezza l’isola ecologica e alla istallazione di fototrappole nelle strade cittadine, ma la proposta dell’amministrazione non è idonea 

GUIDONIA – Il progetto non è idoneo e quindi è sbagliato. Quali siano le ragioni della esclusione “eccellente” occorrerà capirlo nelle more della nota 617151 del 4 dicembre 2017, che la commissione esaminatrice ha trasmesso alla direzione regionale competente. Sta di fatto che l’amministrazione della terza città del Lazio non è stata in grado di presentare una proposta tecnicamente valida, al fine di ottenere un finanziamento per potenziare una rete di videosorveglianza tutt’altro che solida. Chi ha sbagliato? Perché il progetto è risultato inidoneo? Quei 50 mila euro di provenienza regionale avrebbero dovuto sostenere investimenti indispensabili in un ambito, quello della sicurezza urbana, cronicamente deficitario a Guidonia Montecelio. La responsabilità ricadeva sulla amministrazione pubblica a guida 5Stelle. I tecnici  hanno materialmente redatto e trasmesso il progetto nell’ambito della gara regionale aperta il 24 luglio del 2017,  sotto il controllo dell’indirizzo politico incarnato dal sindaco Michel Barbet.

Un “avviso pubblico per la concessione di finanziamenti in conto capitale per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza, acquisizione e gestione delle informazioni, riqualificazione delle aree degradate” destinato ai quartieri della capitale e ai comuni della provincia di Roma. Il 12 dicembre la Regione pubblicava la presa d’atto della graduatoria, 15 i progetti idonei, tutti gli altri valutati tra inidonei (per errori formali) ed esclusi per mancanza di requisiti. Il punteggio minimo per essere ammessi tra i comuni beneficiari era pari a 45, Guidonia si è fermata a 35. Soldi da investire nel miglioramento della sicurezza urbana svaniti nel nulla. Eppure il potenziamento della rete di videsorveglianza nelle zone più a rischio rappresenta una priorità per l’amministrazione comunale. L’isola ecologica di via Lago dei Tartari formalmente è chiusa per atti vandalici, nella sostanza l’attività è sospesa per mancanza di programmazione nella gestione delle emergenze. Stesso dicasi per Albuccione, in alcune aree lasciato nel degrado, o per Villalba. Senza contare l’allarme furti di grande attualità nel quartiere di Colleverde, dove i cittadini si sono dovuti organizzare in comitati e procedere con una raccolta firme per chiedere interventi a tutela dei beni e della incolumità delle persone. Quei fondi sarebbero stati utili per la istallazione di fototrappole, aggeggi elettronici in grado di stanare gli incivili dell’abbandono del rifiuto domestico, cavallo di battaglia dell’amministrazione Barbet rimasto lettera morta. Senza soldi non si fa niente è il mantra del sindaco: appunto.

La determina regionale che esclude Guidonia dai finanziamenti  videosorveglianza

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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