GUIDONIA – Tre su quatto. Al momento manca all’appello solo Claudio Zarro, mentre dei rimanenti tre candidati alla carica di sindaco alle elezioni comunali del giugno scorso, uno fa effettivamente il sindaco (Mauro Lombardo), l’altro l’assessore al Bilancio (Alberto Cuccuru, lo sconfitto del Csx) il terzo è il nuovo presidente della commissione Cultura. Indicato dallo stesso Lombardo. Alfonso Masini del Cdx, l’aspirante primo cittadino superato nel turno di ballottaggio, dopo una fase di tira e molla all’interno del suo partito (Forza Italia) dichiaratamente contrario, ha infatti deciso, la scorsa settimana, di lasciarsi lusingare dalle sirene di una maggioranza mai così palesemente «allargata» nella terza città del Lazio. Larga al punto da fare sorgere una domanda: chi farà l’opposizione fuori e dentro l’aula consiliare?. 

Il «caso» Masini ha avuto una grossa eco sui social e sulla stampa locale. Qualche commentatore ha scritto, cogliendo nel segno, che «apparentemente, la collaborazione tra maggioranza e opposizione consiliare, finanche con un ruolo istituzionalizzato, come lo è la presidenza di una commissione, può rappresentare una “svolta” nel modo di praticare la politica. In realtà, invece, può minare il meccanismo e il ruolo di controllo che compete all’opposizione. Il compito dell’opposizione è espressione di democrazia e fa parte della logica dell’alternanza, costituendo lo stimolo che evita l’appiattimento ed il deterioramento della politica. Pertanto, proprio per evitare quanto detto, è bene che ognuno svolga il proprio ruolo, secondo il mandato ricevuto dagli elettori. Per l’opposizione, ci sono altri modi per agire in senso propositivo alla vita amministrativa, come, ad esempio, lo strumento della mozione. Personalmente, in un comune, penso che l’unica presidenza che spetti all’opposizione sia quella della commissione Trasparenza». Come dargli torto?

Di solito, infatti, le presidenze delle commissioni sono appannaggio delle maggioranze consiliari. Come succede sempre nei comuni importanti. Roma Capitale su tutti. Dove gli eletti a sostegno di Roberto Gualtieri hanno fatto l’assopigliatutto. Ma nella terza città della regione il sindaco Mauro Lombardo (e la coalizione civica) sembrano invece aver scelto la strada di una «normalizzazione» dei consueti ruoli delle opposizioni. È successo prima con il Pd, sconfitto alle elezioni e portato in maggioranza attraverso i posti di giunta e delle presidenze (due) delle commissioni, poi con Alfonso Masini. Stando così le cose, si può legittimamente pensare che le attività del forzista saranno d’ora in avanti molto improntate alla collaborazione e molto meno alla rigorosa funzione di controllo e denuncia che la legge attribuisce ai consiglieri d’opposizione?.

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Proprio queste considerazioni devono aver portato Forza Italia a schierarsi contro la nomina attribuita al proprio consigliere. Quadri e dirigenti locali si sono riuniti e hanno votato «no», Mac’è stato poco da fare: Masini ha accettato lo stesso. Come sono andate le cose lo spiega il coordinatore comunale Maurizio Massini in una nota stampa: «I Quadri di Forza Italia di Guidonia Montecelio nell’ultima riunione tra i vari punti trattati hanno votato all’unanimità negativamente circa la candidatura del proprio consigliere Alfonso Masini a presidente della commissione cultura. Questo non certamente per la persona – spiega Maurizio Massini – che per le proprie competenze e storia sarebbe stato  riferimento in quel consesso e non solo, ma per motivazioni di carattere esclusivamente politico, in quanto Alfonso Masini è esponente di spicco dell’opposizione essendo stato candidato sindaco del centrodestra unito e già da anni esponente forzista. Il consigliere Masini ha accettato comunque la indicazione  fattagli dal Sindaco ed è stato appunto eletto presidente della commissione. Voglio pensare che la motivazione sia solo causata da una leggerezza o da ingenuità. La commissione cultura non è organismo culturale, ma politico amministrativo […] Forza Italia, sia ben chiaro, non per propria vocazione ma a fronte dell’esito elettorale è opposizione al governo cittadino rappresentato dall’aggregato civico e dal Pd, come risultato dalle recenti elezioni amministrative. Confidiamo che il consigliere Masini abbia sempre ben chiara tale collocazione».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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