Guidonia – Caruso variabile impazzita, mette i grillini in minoranza e dà segnali di scioglimento anticipato
GUIDONIA – Claudio Caruso, la variabile impazzita all’interno della maggioranza, si astiene in aula su uno dei punti in discussione e per la prima volta manda il M5S in minoranza. Senza l’ex transitato (al momento) nel gruppo misto (??), comunque lontano dalle greppie grilline, i numeri in consiglio rischiano d’ora in avanti di ballare e di parecchio. Come è successo l’altra sera in consiglio comunale. Dove in apertura dei lavori a non incontrare il favore di Caruso è stata la proposta del capogruppo grillino Matteo Castorino di ricacciare le mozioni in fondo al canovaccio dell’ordine del giorno per dare priorità al triennale dei Lavori pubblici e altri punti tecnici.
Playmaker più che mai nelle sorti della maggioranza, consapevole che dal suo lancio dipende la sopravvivenza della ciurma Barbet, il giovane consigliere ormai bastian contrario praticamente su tutto, ha dato plasticamente all’aula la prova di cosa potrebbe accadere senza il suo determinante voto favorevole: i grillini sarebbero solo in 12, sindaco compreso. Meno della metà della maggioranza qualificata a far passare i provvedimenti. Così, in apertura di seduta, lo scorso lunedì 31 maggio, rispondendo alla «chiama» del segretario generale, dalle labbra del Caruso usciva la parola «astenuto». Un segnale chiaro. E se dalle chat delle minoranze (la seduta era in videoconferenza) si fossero ascoltate le voci di tutti gli avversari di questa amministrazione, il numero13 avrebbe portato non solo fortuna ma i 5Stelle per la prima volta senza i numeri.
Invece le assenze ingiustificate hanno privato gli osservatori di un evento. Soprattutto quelle registrate nel gruppo del Pd. Dove gli ormai desaparecidos Simone Guglielmo e Emanuele Di Silvio apparentemente sembrano voler snobbare questo ultimo stralcio di consiliatura. In particolare Guglielmo ha fatto brillare la sua assenza nonostante le mozioni farina del suo sacco fossero previste nell’ordine del giorno. Certo è che dal Pd è arrivato l’aiutino ai barbettiani per evitare la bocciatura e la brutta figura. Peccato. Ma altro bolle in pentola. Caruso mantiene la bocca cucita sulle sue intenzioni che potrebbero segnare il prossimo futuro della maggioranza. Il consigliere è in rottura con i 5Stelle e questo non è un mistero. Le questioni che più gli stanno a cuore non trovano la giusta collocazione nell’agenda di governo, dai nomadi di Albuccione all’hub vaccinale che con forza aveva chiesto arrivasse a Guidonia. Caruso è tagliato fuori dai progetti di alleanza col Pd dove furoreggia l’antagonista Matteo Castorino e potrebbe liquidare tutto da un momento all’altro, firmando dal notaio lo scioglimento del consiglio comunale. Che lo faccia prima dell’estate è improbabile, ma ottobre chissà?