GUIDONIA – «Interventi preliminare di barriere stradali da collocare il località Albuccione- Affidamento dei Lavori alla Edil Moter Srl». Recita così (nell’oggetto) la determinazione n. 155 del 20 agosto scorso ECCOLA, CLICCA E LEGGI a firma del dirigente ai Lavori Pubblici Paolo Caracciolo, grazie alla quale è stato possibile impegnare nel bilancio comunale le somme necessarie all’acquisto/noleggio (non è chiaro) dei new jersey. Al prezzo «pattuito» – nel senso più stretto del termine – di 80mila euro. Una contrattazione diretta con l’azienda Edil Moter di via Camillo Olivetti a Guidonia Montecelio, in passato già affidataria dei lavori del nuovo mercato di Villanova per un importo di poco superiore ai 200mila euro.

Un atto amministrativo confuso e incompleto nel Corpo, dal quale dovrebbero derivare (il condizionale è d’obbligo) anche gli interventi di demolizione operati dalla stessa Edil Moter all’interno del campo nomadi abusivo dell’Albuccione lo scorso 29 agosto. Quando le ruspe della società sono indiscriminatamente entrate in azione disintegrando le baracche, fatte anche di eternit, rimaste in piedi dopo il disastroso incendio che, alla vigilia di Ferragosto (era il 12), aveva letteralmente polverizzato il campo, lasciando a terra detriti e un’ampia discarica. Quella mattina, puntualizza il sindaco Mauro Lombardo sulla sua pagina Facebook, «le demolizioni, eseguite da personale specializzato (della Edil Moter ndg), sono state monitorate dagli agenti della Polizia Locale. Presenti, tra gli altri, l’assessore ai Servizi Sociali, Cristina Rossi; l’assessore ai LL.PP Mario Proietti, il consigliere comunale Maurizio Remoli. Lavori propedeutici al successivo avvio delle operazioni di bonifica».

Incendio all’Albuccione dello scorso 12 agosto

La presenza di amianto

Durante un sopralluogo effettuato nei giorni successivi alle demolizioni, anche gli occhi digiuni di tecniche e natura dei materiali da costruzione potevano individuare la presenza di eternit tra i detriti lasciati a terra. Segno che le baracche abusive erano realizzate con pannelli di amianto i quali,  per essere trattati ai fini dello smaltimento, necessitano di particolari procedure indicate in via stringente dalla legge. Ma nessuno tra «il personale specializzato» che ha eseguito le demolizioni sotto le attente supervisioni comunali deve averci badato troppo. Come a mancare sono gli atti amministrativi autorizzatori a trattare materiali classificati come rifiuti speciali e pericolosi per la salute pubblica, vedi un approfondimento preventivo sui materiali presenti fatto con un. piano di caratterizzazione.  

L’area dove sono state demolite le baracche come appare in queste ore

Sembra, in sostanza, che la situazione (accelerata dall’incendio del 12 agosto) sia sfuggita di mano all’indirizzo politico e allo stesso dirigente Caracciolo, che prima di intervenire avrebbe dovuto accertare od escludere la presidenza di amianto, predisponendo gli atti correlati. Nella determinazione 155 mai si parla delle demolizioni che la Edil Moter avrebbe dovuto eseguire, ma solo dell’acquisto/noleggio (a peso d’oro) delle barriere stradali delimitatorie dell’area dell’ex campo nomadi. Allora la domanda sorge spontanea: chi ha deciso e attraverso quali provvedimenti amministrativi?

Tanti misteri, un unico affidamento

Una concatenazione di eventi che dovrebbe originare dall’incendio (rovinoso) del 12 agosto. A tre giorni dalla festa di mezza estate, l’Albuccione si destava dal pisolino pomeridiano avvolto dalle fiamme. Fumo nero infestante e finestre chiuse nelle abitazioni, fuori i soliti 40 gradi. In serata, cominciava la corsa allo sgombero degli occupanti e a trovare loro una sistemazione. Una settantina di persone tra cui molti minori richiamavano sul posto il gotha dell’amministrazione comunale, dal sindaco a scendere in ordine d’importanza.

Mauro Lombardo, assessori e consiglieri presenti nell’immediatezza dell’incendio

Un evento tragico che ha avuto una discreta copertura mediatica e di visibilità, portando in Tv su Canale 5 assessori e consiglieri, oltre ai residenti. La determinazione dirigenziale che predispone interventi sull’area, come si è detto, è del 28 agosto. Successiva al posizionamento delle barriere di cemento delimitatorie a cui il Comune ha provveduto nell’immediatezza del fatto. Alcune sono state danneggiate e subito sostituite il 17 agosto. Il 29, poi, le ruspe sono entrate in azione perfino sotto l’occhio super vigile dell’ingegner Antonio Pasqualucci, non un dipendente dell’Ente, nemmeno al momento detentore di incarichi di natura politica o professionale, che risulti neanche prestatore d’opera per la Edil Moter, probabilmente il professionista era presente in veste di genitore del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Rosaria Pasqualucci, localmente biplanista. Questa è dunque la catena di eventi iniziata il 12 agosto con l’incendio e conclusasi (al momento) il 29 con le demolizioni. Mentre la determinazione (l’unica) che impegni soldi è del 28 agosto. Ma occhio alle date. Perché già il primo giorno del mese feriale, ai Lavori pubblici, si sentiva la necessità di acquisire questi new jersey pagandoli 80mila euro.

Quasi vittime di una promozione di ciò che sarebbe accaduto con l’incendio del 12, Caracciolo e Proietti, il 1 di agosto, richiedevano alla Edil Moter «una manifestazione d’interesse» relativa «allo svolgimento degli interventi in parola»: nota protocollo 86037 del 1/8/2024. La quale società, immediatamente, si rendeva disponibile come «positivamente riscontrato con nota protocollo n86151 del 2/8/2024». Tutto scritto nella determina 155. Che affidava l’appalto in via diretta – «in parola» – grazie a un finanziamento proveniente «dalla quota vincolata dell’avanzo di amministrazione derivante dagli oneri di urbanizzazione, applicato con deliberazione del consiglio comunale del 31/07/2024 (l’assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio finanziario 2024, licenziato dall’aula appena 24 ore prima ndg)». L’affidamento è stato disposto ai sensi dell’articolo 50 comma 1), lettera a) trattandosi di importo inferiore a 150 mila euro come previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici. Procedura diretta, condotta senza consultazione di più operatori economici. D’altro canto la  Edil Moter è in possesso di «documentate esperienze pregresse, idonee all’esecuzione delle prestazioni contrattuali previste»: così scrive (ancora) Caracciolo, dirigente a termine incaricato nel ruolo dal sindaco Mauro Lombardo. 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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