SERVIZI, trasporti e attenzione ai pendolari. Ma anche sanità, tutela del made in Lazio. Eugenia Federici (LEGGI chi è Regionali Lazio, la Lega ha scelto e punta su Eugenia Federici) è candidata con la lista della Lega alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio. Ha idee chiare sugli interventi da mettere in campo all’indomani del voto. Ambiti ritenuti sensibili dalla candidata, sono il trasporto locale, la promozione del grande patrimonio enogastronomico regionale, gli incentivi all’agricoltura, la difesa del patrimonio immobiliare messo a rischio dalle nuove direttive europee.  

Dalla parte dei pendolari

«Sono state 9.000 le corse cancellate nel 2022 sul tratto della Ferrovia di Roma Nord. Un record negativo che vessa quotidianamente un bacino di utenza di circa 250.000 persone, donne e uomini che ogni giorno sui tabelloni vedono essere soppressi una media di 20 treni. Migliaia di pendolari sono costretti a pagare un conto salato aspettando ore sulla  banchina o cambiando mezzo di trasporto – spiega Federici -. Magari utilizzando le proprie macchine per spostarsi sul territorio. Viene così a generarsi un circolo vizioso, che ha come conseguenza un maggiore afflusso di auto sulle strade di Roma e Provincia, con i disagi e l’inquinamento che ne conseguono. Tutto questo alla faccia della «rivoluzione green» professata da molti, mai supportata dai fatti e dai giusti mezzi, ma sempre e solo a parole. Pensiamo, invece, che sia necessario investire sulla mobilità su rotaia per fornire al cittadino un servizio efficiente e finalmente puntuale. Fondamentale sarà l’incremento del numero delle corse a sostegno di una tratta così fragile come quella della Ferrovia di Roma Nord, e, soprattutto, l’interlocuzione con le associazioni di categoria attive sul territorio, come quella del comitato dei pendolari, grazie alle quali sapremo attuare degli interventi mirati per garantire finalmente delle prestazioni adeguate».

L’Europa all’attacco delle nostre case

«In queste settimane, a Bruxelles si sta discutendo del futuro di un bene che lega tutte le famiglie italiane: la casa. Nel nome dell’efficientamento energetico, gli edifici residenziali sarebbero obbligati a raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e la classe D entro il 2033, quelli pubblici addirittura entro il 2027 e il 2030, rispettivamente. Vi sarebbero alcune eccezioni per gli edifici riconosciuti come di «interesse storico», ma ciò non cambia lo scenario. Secondo i dati Ance, infatti, su 12,2 milioni di edifici residenziali oltre 9 milioni non sarebbero in grado di garantire la classe richiesta. La nuova norma – spiega ancora Federici – pensata nelle stanze europee senza alcuna analisi dell’impatto sulle diverse nazioni, avrebbe conseguenze drammatiche per il settore immobiliare del nostro Paese e per il patrimonio degli italiani, oltretutto in tempi di grande difficoltà economica che hanno già richiesto troppi sacrifici. La comunità europea è all’attacco delle case degli italiani: dal 2030 si vorrebbe che le case con una classe energetica «scadente» non siano più affittabili e vendibili. Come si può esigere una tale spesa da parte dei cittadini in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo? Le scelte  su materie delicate come l’energia vanno prese dal governo italiano: non accetteremo mai un’imposizione europea che non tiene conto della realtà. Tutti devono fare la propria parte per tutelare l’ambiente e rispettare il pianeta, ma non possiamo permettere questo stravolgimento, irrazionale e assurdo». 

Stop alle penalizzazioni  

«Sarebbe l’ennesima scelta europea a svantaggio dell’Italia, il «Nutriscore» che penalizza le nostre eccellenze alimentari o lo stop alla produzione di veicoli con motore benzina o diesel dal 2035. Un danno per tutte le economie del nostro continente e l’ennesimo regalo alla Cina. Ci opporremo, nel nome del buonsenso e del realismo, come Governo ma soprattutto come italiani: la casa è un bene prezioso, frutto dei sacrifici di una vita, luogo di memorie ed affetti. Lo difenderemo ad ogni costo – aggiunge -. Ad esempio, come Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbiamo già pronto un fondo di oltre 1,5 miliardi di euro per 3 anni da dedicare alla riqualificazione urbana e al recupero del patrimonio edilizio. Abbiamo già fermato la sinistra italiana sulle tasse e le patrimoniali, lo faremo anche oggi».

Bocciati i modelli di Bruxelles

«Basta con i modelli di Bruxelles e i diktat che colpiscono i nostri agricoltori!. La nostra regione detiene un patrimonio agroalimentare unico, radicato nella nostra storia e che deve necessariamente essere tutelato e rilanciato come si deve. Solo così potremo sfidare la farina di grillo e la spazzatura che la sinistra cerca di farci ingoiare».

Da responsabile Lega degli enti locali della provincia di Roma Est Eugenia Federici dice di essersi resa conto «che ci sono realtà nella Regione Lazio che sono state fino ad oggi completamente dimenticate. Tra queste c’è anche Mentana, la mia città. Il mio impegno è che nessuno resti indietro, e che tutti i territori siano al centro della mia azione. Mi prefiggo di riportare all’attenzione della politica e dell’amministrazione della Regione Lazio tutti quei territori fino ad ora lasciate ai margini.  Un obiettivo questo, che possiamo raggiungere solo insieme a tutti voi».

Infrastrutture  

«La cosa su cui non ci si è mai soffermati a riflettere è la grandissima quantità di smog che viene prodotto dalle auto ferme in fila – spiega Federici -. Qualcuno potrebbe obiettare che esistono i mezzi pubblici. Si è vero, ma purtroppo non tutti i luoghi di lavoro sono serviti e raggiungibili con il trasporto pubblico, per cui parallelamente al rafforzamento di quest’ultimo, mi prefiggo, come candidata alle prossime elezioni regionali del Lazio insieme a Tony Bruognolo, di potenziare le infrastrutture viarie che permetteranno a Mentana e Monterotondo di aprirsi verso Roma. Sto portando avanti, grazie al ministro delle infrastrutture e nostro leader Matteo Salvini, il progetto dell’apertura del casello autostradale alla fine di Via Reatina. Questo già proposto durante le elezioni comunali, permetterebbe al contempo la possibilità di accesso direttamente sul GRA e di evitare le strade consolari, Nomentana e Salaria, facilitando la crescita e lo sviluppo dell’area artigianale, fonte di crescita economica e di creazione di posti di lavoro. Abbiamo inoltre tirato fuori dai cassetti e rispolverato – conclude Federici – il famoso progetto della strada XII Apostoli – Valle Ricca.  Questo permetterebbe un facile accesso da Mentana alla via Salaria, decongestionando i vicini comuni di Monterotondo e Fonte Nuova da chi li attraversa partendo da Mentana per andare a Roma. Questo è l’impegnò che mi assumo insieme a Tony Bruognolo, candidato insieme a me alle prossime elezioni regionali del Lazio».

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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