GUIDONIA – Nel futuro del Partito democratico non vede alleanze con i 5Stelle destinati all’estinzione. Definiti «inconcludenti e incompetenti». Vede invece ampi margini di crescita per Italia viva, la formazione di Matteo Renzi. A Guidonia arriveranno le adesioni eccellenti dei Big? Paola De Dominicis, il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, auspica solo la necessaria «chiarezza» del quadro politico già nelle prossime settimane. Dice basta agli opportunismi di chi continua a tenere «due piedi in una scarpa». Vale a dire che chi ha deciso di lasciare il Pd lo deve fare subito senza guardare alle proprie, personalissime condizioni.

I risultati delle elezioni regionali umbre, le considerazioni affidate da De Dominicis  a un post su Facebook, diventano l’occasione per una riflessione sul partito, il futuro, le aspirazioni di un centrosinistra vittima di se stesso, che ha paura di confrontarsi con i cittadini e con il voto popolare: «Con la paura non si va da nessuna parte» dice il capogruppo.

Guidonia è una città importante che potrebbe essere condizionata dagli equilibri nazionali interni al Pd e al centrosinistra, alla luce di questa considerazione, come legge il risultato delle elezioni in Umbria? «Il voto in Umbria, con il successo storico del centrodestra, chiude definitivamente ogni alleanza strategica con i 5 Stelle e boccia coloro che avevano pensato che questa era la strada giusta per creare un’alternativa al sovranismo. Con la paura non si va da nessuna parte. Dobbiamo votare subito e iniziare un nuovo corso qualunque sia il risultato. Rimanere con questa alleanza di governo sarà la fine del centrosinistra per i prossimi decenni».

Che cosa salva del governo Giallo Rosso e localmente di quello a 5Stelle? «Non c’è un’alleanza strategica che si fonda su valori comuni fra il Movimento 5 stelle e il Pd. Per questo credo che non ci sarà futuro per questa alleanza. Il movimento 5 stelle è un soggetto politico liquido, destinato presto a non incidere più nella politica italiana. A Guidonia i 5Stelle non esistono. Dopo due anni hanno dimostrato che non sanno cosa significhi governare. Sono inconcludenti, incompetenti e sanno bene che la città non li vuole più ma resistono perché non avranno più una seconda occasione».

Che tipo di alleanze vede a sinistra per le elezioni comunali che, nella peggiore delle ipotesi, si terranno nel 2022? Ritiene che ogni intesa a qualunque livello con il Movimento 5Stelle sia ormai una esperienza archiviata? «L’ ho già detto non vedo per il futuro alleanze con il Movimento. Per quello che mi riguarda dobbiamo allargare il campo ai movimenti civici che a Guidonia sono molto rappresentativi e impegnati a costruire un’alternativa alle destre. In Consiglio comunale stiamo lavorando con sinergia e su temi comuni».

I big del Pd a Guidonia sembrano stare alla finestra rispetto a Matteo Renzi e al suo nuovo partito, lei come vede Italia Viva inserita nel contesto locale, secondo lei la formazione di Renzi ha spazi di manovra nel Pd locale per crescere nei consensi?  «Sì, credo che anche a Guidonia Italia viva abbia ampi margini di crescita. Quello che però non accetto è che anche nella nostra Città ci sia chi vuole mantenere due piedi in una scarpa. Spero che nelle prossime settimane il quadro si potrà chiarire al nostro interno. Basta con gli opportunismi» .
Da 15 anni il centrosinistra a Guidonia non vince una elezione comunale, secondo lei cosa è mancato e cosa rischia di mancare nel futuro per non ripetere gli stessi errori? «Abbiamo perso perché non siamo stati uniti . Purtroppo il correntismo ha prevalso sugli interessi collettivi. Spero per il futuro che questa situazione cambi».
AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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