GUIDONIA – Hanno preso il Comune di Guidonia Montecelio per una porta girevole dalla quale entrare con un contratto (e uno stipendio) da dirigente e poi uscire, a discrezione del sindaco, per 9 ore a settimana sottratte alle funzioni dell’Ente e quindi alle esigenze dei cittadini. Michel Barbet ha firmato ieri l’altro (4 luglio)  il decreto che consente a Paolo Cestra, figura apicale a tempo determinato (assunto con contratto triennale nel 2017 grazie a selezione curricolare anch’essa discrezionale e fiduciaria), di lavorare (anche) nel Comune di Guarcino, provincia Di Frosinone. Mantenendo le piene indennità dirigenziali (105mila euro all’anno) erogate da Palazzo Guidoni, alle quali si andranno a sommare gli emolumenti per l’attività di “trasferta” in Ciociaria.

La motivazione autorizzativa poi è tutto un programma. Il Cestra, scrive il sindaco , opererà in quell’ente “lontano dagli orari di lavoro”, si presume di sera tardi o di notte. Dal momento che gli orari negli enti pubblici coincidono, e a meno del dono della ubiquità Cestra non potrà essere presente in due luoghi contemporaneamente. Senza considerare che l’attribuzione con decreto di un orario di lavoro a un dirigente è una forzatura, il contratto di categoria non prevede infatti margini temporali all’interno dei quali svolgere la funzione; le figure apicali non hanno orario né potrebbero averlo dal momento che la loro valutazione dipende dai progetti avviati e conclusi positivamente. Non hanno l’obbligo della doppia timbratura del cartellino (in entrata e uscita) a definire le ore lavorate. Cestra, quindi, sarà nella piena disponibilità, con il beneplacito del sindaco, di assentarsi dagli uffici di piazza Matteotti per trasferirsi in quelli del Comune di Guarcino dove continuerà a svolgere l’incarico di responsabile del settore lavori pubblici.

Sì perché il nulla osta per operare in terra ciociara era già stato concesso con decreto sindacale per il periodo 1 aprile 30 giugno del 2018. L’atto però era sfuggito alla pubblicazione nell’albo pretorio online, connaturando inoltre quella condizione di continuità che, al contrario della prestazione occasionale consentita dalla legge, renderebbe illegittima qualunque autorizzazione da parte della amministrazione guidoniana. La gestione dell’Ente è  sempre più nel caos, e la trasparenza tanto decantata dai 5Stelle  quantomai opaca.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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