GUIDONIA – Nessun’opera pubblica, buche voragini e degrado urbano all’acme, nel nascondere la polvere sotto il tappeto  l’amministrazione 5Stelle è sempre più  reginetta di omissioni e artifizi comunicativi. Prendi l’assessore alle Finanze Alessandro Alessandrini. In un video flop (lo hanno visto meno di 4mila persone) l’esperto dei conti del Comune di Guidonia Montecelio, annunciava 49 milioni di euro pagati ai creditori. Peccato che la metà (circa) fossero destinati ai dipendenti comunali nell’attesa (mensile) di stipendi e versamenti contributivi. Mi faccia il piacere direbbe Totò. Se fosse in vita, con linguaggi alla Guida, tirerebbe magari in ballo la presa per i fondelli (tentata) verso i creduloni che popolano le fila degli elettori grillini. Un bell’esempio, Alessandrini, di come rigirare la notizia, piegarla alle necessità della propria parte politica, in spregio alla fondatezza dell’azione amministrativa, alle sue regole di trasparenza. Tant’è.

Ma ecco che dopo le fake news di Alessandriniano stampo, tempo appena qualche giorno, ad apparire nel colorato mondo di fandonie facebook grilline è le fake intervista di Tiziana Guida, la collega dell’Ambiente alle prese con la grave crisi del settore estrattivo. Una intervista fasulla, senza contraddittorio, priva insomma di quelle domande incalzanti che avrebbero presupposto risposte vere o verosimili. Di vero c’è solo che Guidonia è ormai teatro delle assurdità più disparate e dell’inverosimiglianza, trasformata nel set della Seconda guerra civile americana, pellicola (datata ma attuale) che narra in chiave grottesca e immaginaria una seconda guerra di secessione americana alla quale tutti credono quando a farla scoppiare sono i media strumentalmente usati dalla politica.

Niente di reale, pura finzione con qualche impatto, tuttavia, sulla opinione pubblica. La fake intervista, autoprodotta dal Colibrì News, sito online a forte trazione 5Stelle, più che mai rispondente alle inverosimiglianze governative, ha regalato perle di  futuribile (impraticabile) amministrazione. Come quando Guida dice che c’è un piano di sviluppo, recupero e riqualificazione del Polo estrattivo. Una variante urbanistica per l’area delle cave alla quale starebbe lavorando con Michel Barbet e compagnia. La amministrazione del sindaco pentastellato (mai pervenuto a un anno dalla elezione) che non riesce a tappare buche o potare le siepi dovrebbe, ahinoi, condurre in porto un progetto di tale difficoltà? Pura fantascienza, inverosimiglianza, per l’appunto una seconda guerra civile americana.

Ma la prioritaria necessità di Guida nell’intervista era distrarre l’attenzione dalla vera questione cave, lo stop comunale a tante (quasi tutte) aziende estrattive che insistono all’interno del bacino delle acque albule, destinatarie di lettere di pre-diniego ai rinnovi delle concessioni estrattive. L’assessore ha parlato di un “fronte degli imprenditori del travertino vario e per niente coeso” dove “molti sono in regola con le norme e di conseguenza non hanno problemi, non fanno rischiare il posto ai propri operai e continuano ad assumere, avendo davanti lunghe prospettive di lavoro”. Una domanda ci sarebbe stata bene: quante e quali sono queste aziende in regola? Perché che risulti il grosso delle attività sono oggetto di censura e presto chiuderanno i battenti, dunque: come pensate di fare fronte ai circa duemila posti di lavori che andranno in gloria?

Niente, la intervista auto-prodotta non dava segnali in tale direzione, nessuna domanda scomoda, e Guida entrava così nel merito dei provvedimenti amministrativi, tracimando nel terreno tecnico non certamente di sua competenza, “ad alcune singole attività, invece, gli uffici comunali hanno dovuto anticipare degli avvisi di diniego alla prosecuzione dell’attività – dichiarava – in quanto non avevano rispettato le prescrizioni contenute nelle originarie concessioni, non ripristinando il terreno contemporaneamente all’escavazione o scavando più di quanto fosse loro concesso”. Anche qui una domanda ci sarebbe stata ben bene: scusi, Guida, ma lei che mestiere ritiene di fare a Guidonia?

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

3 Commenti
  • Via Visintini unica strada di accesso al CONAD è sempre intasata di macchine parcheggiate sotto i divieti,in curva,sul marciapiede e non permette il transito dei mezzi pesanti che scono dal CONAD,quindi costretti a uscire sul senso unico di Via Visintini.IL SENSO UNICO da V.le Unione al CONAD andrebbe evidenziato poichè spesso e a gran velocità viene preso contromano.OCCORRE UN PASSAGGIO PEDONALE EVIDENZIATO SUL LATO SINISTRO DI VIA VISINTINI, A PROTEIONE DI MAMME BAMBINI,ANZIANI,ECC. LA DITTA CITTADINA CHE HA COSTRUITO E FATTO ALLACCIO ACQUA ATTRAVERSANDO VIA VISINTINI IL MANTO STRADALE E’ ANCORA DA RIPARARE.Ho dovuto procedere ad una parte alla riparazione lungo il cancello del mio ingresso,poichè il nipotino è caduto due volte., ECC…..però sono stato verbalizzato per occupazione suolo pubblico e intralcio al C.S.

    Luglio 6, 2018
  • maurizio

    Salve, in questo momento la mia ragazza è disoccupata. Le volevo chiedere più o meno quanto rende scrivere un articolo del genere su commissione. Se parliamo di circa 200 euro a pezzo potrebbe diventare interessante. Come si trovano i committenti? Ci sta un portale on line dove domanda ed offerta si incontrano? Grazie. Maurizio

    Gennaio 23, 2019

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