Dalla Capitale arrivano le prime 3000 tonnellate, nell’ impianto Aciam Tekneko i rifiuti diventano biometano
L’ABRUZZO «salva la Capitale dai rifiuti», oggi (martedì 15 febbraio) il primo carico di 3000 tonnellate è arrivato nel comune di Aielli, in provincia de L’Aquila, per essere trattato nell’impianto Aciam Tekneko. «Sono già tanti anni che lavoriamo un quantitativo di rifiuti provenienti dalla Capitale – ha spiegato ai microfoni del Tg3 Regionale Abruzzo il patron di Tekneko, l’imprenditore Umberto Di Carlo – lo lavoriamo e dopo la separazione secco umido, e la stabilizzazione della frazione organica, portiamo tutto fuori regione per lo smaltimento». L’ Abruzzo si conferma ancora la salvezza per Roma Capitale e il Lazio. Secondo la testata giornalistica regionale «nella Capitale il piano dei rifiuti c’è ma i biodigestori per il trattamento di carta e plastica ancora no, allora per evitare il collasso sono stati prorogati i trasferimenti in Abruzzo fino al prossimo 31 luglio. Dal 2018 sono state trasferire 226mila tonnellate di spazzatura, circa 40.125 tonnellate l’anno, a questo dato ora si devono calcolare le 3mila tonnellate giornaliere che verranno trattate nell’impianto di Aielli».
Per Anna Maria Taccone, presidente di Aciam Spa, l’azienda sta «andando nella direzione di ridurre il più possibile il trattamento di tutto ciò che è rifiuto indifferenziato, per focalizzarsi sulla raccolta differenziata in particolare dell’organico che può avere uno sbocco importantissimo sul nostro territorio, sul Fucino, a vantaggio della nostra agricoltura; produrremo energia sufficiente a mandare avanti le nostre macchine e anche a poter essere immessa in Rete».
Secondo Alberto Torelli, l’amministratore delegato di Aciam Spa, «in questo impianto, da semplice trasformatore di rifiuti in una materia prima seconda che è il compost, produrremo dalla fermentazione dei rifiuti in ambiente anaerobico col digestione, biometano per quasi 4milioni 600mila metri cubi che metteremo in rete al servizio della famiglie».