IL DATO che manca è quello dei tamponi effettuati, perché più la forbice tra casi positivi e tamponi è ampia più il monitoraggio è efficace. Ma questo dato non c’è. O la Asl Rm5 non lo riferisce. Così, ad oggi, non si sa quanti sono i tamponi effettuati e in che fetta di popolazione. Quanti sono gli asintomatici accertati e quanti i negativi sottoposti al test.  Anche il numero dei contagiati viene fornito in termini di valori assoluti e neanche tutti i giorni relativamente ai comuni interessati. Il primo a definire il deficit di informazioni come «una anomalia» è stato ieri (mercoledì 25 marzo) il consigliere comunale della Lega di Mentana Francesco Petrocchi che ha chiesto ai collegi del gruppo leghista alla Regione Lazio di presentare una interrogazione sulla condotta della azienda sanitaria. Petrocchi parla senza giri di parole di «ritardi nella effettuazione di tamponi in persone sintomatiche e difetti di comunicazione» e chiede di conoscere «i criteri con cui la Asl procede alle indagini epidemiologiche e alla effettuazione dei tamponi».

Il gruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio si spinge oltre e chiede ai vertici del governo regionale di eventualmente valutare il commissariamento dell’azienda sanitaria, diretta dal manager Giorgio Giulio Santonicito. Dopo il caso di Nerola, piccolo comune di competenza della città metropolitana di Roma Capitale messo ieri in quarantena dopo che all’interno nella casa di riposo Maria Immacolata si erano registrati nei giorni scorsi 56 contagiati tra gli ospiti della struttura. Una circostanza che avrebbe «dovuto spingere sin da subito l’Asl Roma 5 a mettere in sicurezza la struttura e le altre persone ospitate, ma per giorni si è inspiegabilmente tentennato». Solo dopo la dura sollecitazione del sindaco di Nerola, Sabina Granieri, la struttura è stata chiusa e gli anziani risultati positivi al Coronavirus, trasferiti nel reparto già isolato del Nomentana Hospital, struttura che si trova nel comune di Fonte Nuova e dove sempre nei giorni scorsi 22 pazienti e 4 dipendenti erano risultati positivi al Covid-19. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, intervenendo ieri in aula ha parlato di «56 pazienti, quasi tutti in stato febbrile, di cui la Asl si sarebbe dovuta occupare da tempo con mezzi, medici, infermieri e dispositivi di protezione individuale ma, inspiegabilmente, non hanno ricevuto la dovuta considerazione e sono stati abbandonati a loro stessi».

Fatti intollerabili che richiedono per Fdi «un intervento immediato presso la Asl Rm5, che è stata già oggetto di episodi analoghi, vedi Nomentana Hospital a Fonte Nuova. Valutando, anche, la possibilità di un commissariamento per consentire una corretta applicazione delle normative e dei protocolli stabiliti dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle autorità competenti, che purtroppo non sono in grado di far rispettare».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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