Covid-19 a Mentana, la Asl parla di «allarmismi», il problema è che pochi si spaventano e troppi se ne vanno in giro
HO RICEVUTO una stramba nota del direttore generale della Asl Rm5 Giorgio Giulio Santonicito che «smentisce tutte le affermazioni della giornalista» riportare in un pezzo (Covid-19, boom di contagi, a Mentana un focolaio che preoccupa: la ASL avvia indagine epidemiologica) pubblicato ieri sera su questo sito e riguardante la situazione dei contagi nel Comune di Mentana.
Le mie affermazioni sono appunto mie e non soggette a smentita. Santonocito avrebbe potuto smentire i numeri e i fatti. A quanto pare riportati correttamente: 16 casi in totale su una popolazione di 20mila abitanti. Circostanze note alla pubblica opinione, diffuse dai canali social del sindaco di Mentana Marco Benedetti e dai mezzi d’informazione con la stessa «gravità» dei toni: boom di contagi. «Il diritto di cronaca non è il diritto di procurare pericolosi allarmismi, oltretutto “interpretando” comunicazioni istituzionali», scrive il direttore generale.
1) A questo punto della giostra forse qualche «pericoloso allarmismo» potrebbe indurre le persone finalmente all’assunzione di comportamenti più responsabili. Tipo non uscire dall’abitazione evitando di frequentarvi i parenti, cosa che continua a non accadere, tanto da moltiplicare gli accorati appelli di amministratori e addetti ai lavori. Insomma, questo «grande e inopportuno allarmismo» di cui scrive Santonicito proprio non spaventa nessuno. Forse perché tale non è.
2) Non ho interpretato alcuna comunicazione istituzionale. Riportando esattamente i numeri del contagio e la circostanza dell’indagine epidemiologica. Qua mi fermo, il resto è farina del mio sacco. Come è giusto che sia. Dal momento che faccio il giornalista e non il passacarte dell’ufficio stampa della Asl.
Il riferimento scioccante per Santonicito è la valutazione, anch’essa legittima farina del mio sacco, per cui a Mentana si potrebbe arrivare alla istituzione della zona rossa. Si potrebbe? Certo, se i contagi sono quelli comunicati dalla Asl in rapporto alla popolazione. Questo è allarmismo? Siamo di fronte a una valutazione del direttore generale, pura e semplice. Dal mio punto di vista è invece una prospettiva fondata. Proprio ieri sera lo stesso è accaduto a Fondi, comune in provincia di Latina. Quaranta contagiati su una popolazione di 40 mila residenti, il rapporto casi popolazione è lo stesso. Occorre però a questo punto capire se Mentana è davvero un «caso» come tutti sostengono da 48 ore, oppure la situazione è nella media degli altri comuni. I numeri forniti dalla Asl di Santonicito ci forniscono la risposta.
Ho parlato di indagine epidemiologica esattamente nei termini in cui riferisce Santonocito, un altro fatto. Forse la Asl dovrebbe impegnarsi su cose più importanti che capitano nei territori di competenza, e le veline stampa concentrarsi a chiarire meglio perché è necessario stare a casa. Magari con toni più allarmistici e sicuramente efficaci. Il direttore si «riserva di agire nei confronti dell’autore»: bene, me ne sono già fatta una ragione. Pubblico di seguito la nota stampa/smentita (un po’ di confusione) del direttore generale.
«In riferimento ad una articolo pubblicato su un blog locale dal titolo: “Covid-19, boom di contagi, a Mentana un focolaio che preoccupa: la ASL avvia indagine epidemiologica“, il Direttore Generale, Giorgio Giulio Santonocito, ribadisce che sono in atto tutte le azioni necessarie a tutela e salvaguardia della salute dei cittadini, tra cui anche l’indagine epidemiologica per risalire ai contatti delle persone che risultano positive al tampone naso – faringeo del virus Sars-Cov-2 (COVID-19), così come correttamente comunicato prontamente dall’amministrazione. Il DG Santonocito si riserva quindi di agire nei confronti dell’autore che, attraverso alcune affermazioni come quella di “Dichiarare zona rossa il comune di Mentana” e “Il significativo incremento di casi di positività al Coronavirus, 14 casi ieri arrivati oggi a 16 su una popolazione di circa 20 mila abitanti, potrebbe indurre le autorità sanitarie a valutate misure ulteriori per fronteggiare, con il giusto tempismo, la gravità della situazione”, hanno procurato nella popolazione grande e inopportuno allarmismo. Il Direttore Generale smentisce tutte le affermazioni della giornalista».