Coronavirus, delirio tamponi, sul numero dei drive-in la Regione Lazio gioca a lascia o raddoppia
AUTO bloccate in coda fin dalle 2 del mattino per sottoporsi al tampone con ripercussioni gravissime sulla viabilità di consolari, quartieri, città. È stato il caso fino a ieri di Guidonia, con gli incolonnamenti di chilometri sulla ex Statale Tiburtina (altezza Setteville) e la rabbia dei pendolari, coinvolti loro malgrado, costretti a trascorrere anche 3 ore in macchina per raggiungere la capitale. Ma anche a Palombara Sabina non è andata meglio, rimasta per intere giornate soffocata dal lungo serpentone di auto. Un film andato in onda un po’ ovunque con i dannati del tampone costretti a un calvario di ore per raggiungere la struttura drive-in anche alla Casa della Salute di Labaro, quartiere a nord di Roma, dove sono stati distribuiti i numeretti come all’ufficio postale. Molti erano in macchina con i figli a cui il pediatra aveva prescritto il tampone.
Adesso la Regione Lazio è al lavoro per aumentare il numero dei drive-in dove si effettuano i tamponi per verificare la eventuale positività al Covid-19. Le strutture sono state in questi giorni sotto pressione, così, fanno sapere dall’assessorato alla Sanità, ci stiamo adoperando per il raddoppio dei drive-in: l’aeroporto di Guidonia Montecelio, Monterotondo Scalo, Priverno, Aprilia, Gaeta, Pomezia, oltre al nuovo drive del Pertini e a quello già partito a via Odescalchi (Asl Roma 2), a Tor Vergata presso la grande area utilizzata durante il Giubileo, e il drive pediatrico del Sant’Andrea per la fascia d’età 0-14 anni, in altre aree che si stanno valutando, ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato durante il consiglio regionale straordinario dedicato alle misure per prevenire una seconda ondata di contagi. Meglio tardi che mai.
La Regione Lazio dice di voler raddoppiare, ma lascia anche. Da oggi, giovedì 8 ottobre, una riorganizzazione ha alleggerito, non si capisce se temporaneamente, la pressione dell’utenza sul centro di raccordo del Car (Centro agroalimentare di Roma), dove da giugno la direzione della Asl Rm5 aveva collocato il drive-in per i tamponi. Una situazione diventata insostenibile negli ultimi giorni. Stamattina intanto si è tenuta una riunione operativa per definire i dettagli, un altro drive-in di zona sarà operativo da sabato 10 ottobre all’aeroporto Barbieri, pieno centro cittadino.
«Come tutti sanno la situazione della viabilità intorno al Car, dove è posizionato il drive-in per i test Covid, è diventata insostenibile con chilometri di code sia per chi deve effettuare il tampone e per i pendolari che attraversano la zona», ha scritto il sindaco grillino di Guidonia Montecelio Michel Barbet -; consigliando ai vertici della Asl la soluzione dell’aeroporto. Proponendo al direttore generale dell’azienda sanitaria Giulio Santonocito di chiudere momentaneamente la postazione drive-in del Car. Il pericolo, adesso, è che cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambi. Che il caos possa spostarsi di qualche chilometro e interessare la centralissima via Roma, dove in alcuni orari il traffico è già congestionato.