GUIDONIA – La task force politica messa su dal sindaco 5Stelle Michel Barbet non va oltre il folklore. L’assessore al Personale Andrea Saladino e il consigliere Laura Santoni, chiamati nella cabina di regìa a coordinare le misure antiCovid-19, sono il poco utile contorno e non il piatto di portata delle responsabilità amministrative, eventualmente penali. Che al Comune di Guidonia Montecelio portano il nome e il cognome del dirigente ai Servizi sociali Carola Pasquali, subito spedita a lavorare in smart working, dunque lontano dalle emergenze reali del Comune di Guidonia Montecelio. Anche se il decreto sindacale numero 11 del 13 marzo 2020 le trasferisce le funzioni di responsabile di «sanità, assistenza sociale e veterinaria» nell’ambito del Coc (Centro operativo comunale) con competenze dirette di prevenzione e controllo sulle misure da adottarsi per arginare il contagio.

Il Coc al Comune di Guidonia Montecelio è diventato una entità extraterrestre. Eppure la legge lo individua come strumento ineludibile per contrastare fenomeni straordinari come una pandemia. Infatti il sindaco, all’indomani dell’8 marzo e dei Dpcm di contenimento varati dal governo Conte, aveva adottato le normative convocando il Coc in via permanente. Peccato che il cuore operativo della emergenza rimasse lettera morta. Così, fatto il compitino e pubblicate le scartoffie (decreti sindacali) sull’albo pretorio online, Michel Barbet si affidava alla cabina di regìa di assessore e consigliere, priva di particolari respansibilità sotto il profilo formale. Quando invece c’era necessità di verificare innanzitutto che negli uffici comunali, regole e protocolli, venissero rispettati a tutela di dipendenti e utenti, per evitare casi di contagio. Invece tutto è stato lasciato al caso. Nemmeno l’obbligo dei Termoscanner veniva rispettato. È notizia di oggi, lasciata alle dichiarazioni di un sindacalista Usb e riportate dal settimanale Tiburno.Tv, che gli acquisti dei dispositivi per misurare la temperatura basale non sarebbero misteriosamente andati a buon fine. Lasciando gli uffici sprovvisti. Eppure, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giovanna Ammaturo, nelle scorse settimane, del caso aveva fatto quasi un cruccio personale. Chiedendo in tutte le sedi istituzionali che fine avessero fatto i 4 scanner comprati dalla «centrale unica appaltante interna» dei lavori pubblici nell’aprile scorso, con determina di quel dirigente Egidio Santamaria. Spariti o quasi. Per il sindacalista, forse uno potrebbe essere finito al piano nobile di Palazzo Guidoni, fuori dell’ufficio del sindaco. E gli altri? A sfuggire è poi la ratio dell’acquisto. Quattro termoscanner per una decina di uffici centrali e distaccati aperti al pubblico non hanno alcuna logica e non solo numerica. Chi doveva circoscrivere l’esatto fabbisogno nel rispetto dei protocolli nelle varie fasi di gestione dell’epidemia non lo ha fatto? Sarà una indagine della neonata commissione consiliare sul Covid ad accertarlo, anche attarverso un esposto all’autorità giudiziaria se i casi di contagio tra il personale dipendente dovessero salire, dopo quello accertato ieri martedì 9 giugno di un vigile urbano.

Carola Pasquali in smart working da tre mesi, come altri dirigenti, finisce anche al centro di una interrogazione del consigliere della Lega Arianna Cacioni, che sui fatti ha presentato una richiesta urgente di accesso agli atti. Obiettivo: verificare, carte alla mano, chi all’interno dell’Ente abbia autorizzato le figure apicali, comprese quelle con responsabilità diretta sulla gestione della epidemia nel Coc comunale, a lavorare lontano dalla trincea. Al contrario di vigili e dipendenti costretti allo stretto contatto con il pubblico. Gli atti amministrativi e autorizzatori, come i pezzi di carta, contano eccome nelle sedi deputate. Quando mancano, per leggerezza o incapacità, più di qualche problema rischia di profilarsi all’orizzonte per il legale rappresentante dell’Ente: il signor sindaco di Guidonia Michel Barbet.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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