GUIDONIA – Guadagnerà 108mila euro dal 1 giugno 2018 al 31 maggio 2020. Poco più di 50mila euro lordi l’anno per una consulenza che certamente non lo inchioda alla scrivania 8 ore al giorno. Non che il curriculum faccia difetto, è di tutto rispetto e la professionalità si paga. Anche nell’era dei 5Stelle al governo della città, che dei tagli ai costi della politica (e della burocrazia) hanno fatto il cavallo di battaglia. Ma le cose non basta dirle, occorre farle e quando si governa è assai difficile rispettare i buoni propositi se la realtà la disegna il mercato.

Ecco allora che il Comune di Guidonia Montecelio, per ingaggiare il direttore dell’esecuzione del contratto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti (e del decoro urbano), affidato attraverso bando pubblico nel 2015 alla Tekneko, pagherà una consulenza d’oro all’ingegner Michele Di Pasquale. Titoli accademici, master alla Lumsa, una vera eminenza nel settore della sicurezza sui luoghi di lavoro. Una vecchia conoscenza dell’amministrazione guidoniana dove, ai lavori pubblici, aveva svolto, a partire dal 2010, una sfilza di incarichi proprio nell’ambito dell’adeguamento degli istituti scolastici in materia di antincendio e sicurezza degli edifici.

Solo nel giugno del 2017 era approdato all’attuazione del contratto Tekneko. Una consulenza di 6 mesi, rinnovata fino al 31 dicembre 2017 e poi ancora per la durata del primo semestre 2018. Considerato, si legge nella determinazione firmata il 25 maggio del 2017 da Marco Simoncini (il dirigente oggi ai Lavori pubblici), che “il Comune di Guidonia ha intenzione di procedere mediante procedura aperta ai fini dell’individuazione della figura di cui in oggetto per mezzo della Stazione unica appaltante (Sua) della Città metropolitana di Roma Capitale”;  che nelle more dell’espletamento di tale procedura “è indispensabile per questo Ente individuare un professionista per il controllo tecnico, ritenendo congruo un compenso mensile di 5mila euro oltre iva e contributi, e quindi per un totale di 35mila euro oltre iva e contributi”. Naturalmente l’affidamento avveniva non prima di avere cercato mediante “interpello” una professionalità interna, senza tuttavia esito positivo. Per un anno e mezzo il tecnico, avrebbe quindi vigilato sul buon funzionamento del servizio di raccolta differenziata (e sul rispetto del decoro urbano), funzioni per le quali è stato regolarmente retribuito.

Ora, per il nuovo contratto di consulenza (scadenza al 2020) in via di perfezionamento, l’ingegnere guadagnerà complessivi 108mila euro per 24 mesi, ovvero 4.500 euro al mese. Iva e contributi inclusi. Per controllate i cassonetti e il rispetto degli standard di decoro urbano. Comunque, una vera manna in tempi di vacche magre e sacrifici per i cittadini.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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