GUIDONIA – «Interrogare il Ced». Perché un intervento del Centro elaborazione dati del Comune di Guidonia Montecelio potrebbe chiarire il giallo dell’atto in tre versioni.(NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Concorso per progressioni verticali, le manipolazioni sull’atto dirigenziale uno e trino). Si tratta della determina numero 180 del 23 dicembre scorso, finita in un esposto per la Procura della Repubblica a firma di 8 consiglieri di minoranza (LEGGI QUI:  Le opposizioni senza Claudio Zarro: spedire tutto in Procura). L’antivigilia di Natale erano in programma le prove d’esame per le progressioni verticali, il concorso interno al Comune per il passaggio di categoria di alcuni dipendenti con conseguente miglioramento delle condizioni contrattuali e stipendiali.  L’atto incriminato serviva a nominare i commissari esaminatori.

Nella prima versione, l’istruttore della procedura concorsuale, ossia colui che viene indicato come il Rup (Responsabile unico del procedimento) coincide con il candidato poi risultato vincitore della selezione per titoli ed esami. Un conflitto emerso nella seconda versione dell’atto. Quando una «manina», la cui identità è da accertare, ha sostituito il nominativo del Rup vincitore con quello del vice capo del personale Maria Tiziana Di Giovanni. La terza e ultima versione, rimasta pubblicata nella sezione «amministrazione trasparente» del sito istituzionale dell’Ente, risulta incompleta. Il corpo dell’atto è mancante di parti come la firma digitale del dirigente al Personale Nicolò Roccolino.

Strani atti dirigenziali e la guerra nel sindacato, al Comune è bufera sulle progressioni verticali

Il documento informatico firmato digitalmente nelle pubbliche amministrazioni ha sostituito quello cartaceo con la firma autografa, e potrebbe restituire informazioni utili a svelare i misteri che avvolgono la vicenda dell’atto uno e trino. Una indagine interna da svolgere presso il Centro elaborazione dati del Comune, dove transitano i dati informatici relativi agli atti pubblici. Questo chiedono gli 8 consiglieri comunali anche attraverso una interrogazione inoltrata nei giorni scorsi al sindaco Michel Barbet, al segretario generale dell’Ente, nel suo ruolo di Rac (Responsabile dell’anticorruzione comunale) Livia Lardo.

Paola De DominicisLuca BufalieriTommaso Carnevali e Alessandra Ferri del Nuovo Polo CivicoGiovanna Ammaturo di Fratelli d’ItaliaArianna Cacioni di Forza ItaliaClaudio Caruso e Loredana Roscetti consiglieri del neo costituito gruppo Impegno Comune, sono convinti che il sistema informatico possa fornire le risposte sugli orari di accesso e, attraverso i codici identificativi, l’individuazione di ruoli ed eventuali responsabilità.

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AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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