GUIDONIA – Ha smesso i panni del sindaco e indossato quelli del giudice inquirente. Perfettamente calato nel ruolo ha formulato domande come in un interrogatorio, registrando le dichiarazioni dei dipendenti convocati, tra l’altro, con modalità ingannevoli. Ora i sindacati sono sul piede di guerra e accusano il grillino Michel Barbet di comportamento antisindacale, di avere agito con «una discrezionalità e con modalità tese ad “intimorire” i presenti i quali per via della registrazione non si sono sentiti liberi di dichiarare il vero stato delle cose, temendo verosimilmente ulteriori ritorsioni» .
L’episodio, davvero eccezionale per gravità, è finito al centro di una vera e propria bufera di Palazzo e risale al 27 gennaio scorso. Quando una lettera generica ha portato i dipendenti dell’Area VIII a sottoporsi inconsapevolmente all’interrogatorio condotto anche dal sindaco, dal dirigente ai Lavori pubblici Egidio Santamaria. Il caso su cui si intendeva acquisire «prove testimoniali» è quello che ha avuto per protagonista il dirigente ai Servizi Sociali, Cultura e Pubblica istruzione Carola Pasquali, già finito all’attenzione dell’attività sindacale nei mesi passati (NE ABBIAMO SCRITTO QUI: Dipendenti contro i metodi autoritari del dirigente, la Cgil accusa Barbet di complice immobilismo ).

I dipendenti in un numero statisticamente rilevante – scriveva a novembre il segretario della Cigil Roma Est-Valle dell’Aniene Funzione pubblica Cadia Liberti – hanno lamentato «problemi di natura organizzativa, di natura logistica, di relazione interpersonale con l’Area di dirigenza. I nostri iscritti e iscritte lamentano di non essere sufficientemente coinvolti nelle attività di programmazione e/o organizzazione delle attività, oltre al fatto che il dirigente spesso zittisce e ammonisce in modo sgarbato. Tutto è stato originato dal rapporto con il quale il dirigente ha impostato il quotidiano agire con metodi sovente offensivi, autoritari con il costante ricorso a rimproveri tesi a sanzionare, impedendo di fatto ogni tentativo di collaborazione in un clima generale di tensione».
Una vicenda da novembre maturata ulteriormente fino alla lettera di convocazione firmata dall’ingegner Pierluigi Pietrangeli, il cui ruolo non emerge nella missiva dal tono istituzionale fatta pervenire il 22 gennaio al sindaco, ai due dirigenti, ai dipendenti dell’Area VIII dell’amministrazione guidoniana. Contenuti generici che hanno colto in inganno i lavoratori, sostiene adesso il sindacato: erano convinti di doversi recare ad una riunione dove discutere di sicurezza sui luoghi di lavoro e non dello spinoso caso Pasquali. Colloqui davvero inusuali hanno scosso le rappresentanze sindacali che, in una nota al vetriolo del 28 gennaio indirizzata anche a Barbet, stigmatizzano «il comportamento del sindaco, del responsabile della sicurezza Pietrangeli, di Santamaria nella veste di coordinatore del Comitato sicurezza e soprattutto della Pasquali». Lamentando «la mancata e necessaria informativa sindacale trattandosi di problematiche inerenti il personale e vieppiù del benessere organizzativo. Si osserva e si disapprova con fermezza l’intera procedura che ha previsto peraltro la registrazione di quanto dichiarato in sede auditoria, con difetto di motivazione del colloquio non sussistendo nella fattispecie alcun ordine del giorno a dimostrazione dell’effetto sorpresa teso a mettere in difficoltà i dipendenti».
«Non sorprende, invece, la presenza della Dott.ssa Pasquali – aggiunge il sindacato – poiché la condotta della stessa è stata sempre contemplata dalle varie diffide che codesta amministrazione ha ritenuto sempre di ignorare, evidenziando che il sindaco evidentemente, stante la convocazione di ieri, ha convenuto che la sua funzione di datore di lavoro è del tutto incompatibile con atteggiamenti indifferenti nel recepimento delle legittime istanze dei lavoratori interessati. Ne consegue che la procedura tenutasi ieri deve considerarsi nulla poiché viziata dai necessari presupposti non solo normativi ma anche di opportunità e ragionevolezza». Davvero una brutta storia che dà il senso di una struttura amministrativa ormai fuori controllo.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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