GUIDONIA – Era già deciso: un mese di tempo per riequilibrare gli squilibri e ridistribuire le deleghe ma la «giunta è solida» e lavora a pieno ritmo. Fibrillazioni fisiologiche ma niente di più; al momento sono solo «chiacchiere» le dimissioni di Manuela Bergamo date per imminenti. Claudio Caruso commenta la decisione del sindaco di ridisegnare competenze tra i suoi assessori con i due decreti pubblicati sull’albo pretorio venerdì scorso. Il consigliere 5Stelle rinnova quindi la fiducia a Michel Barbet, e bolla il ridimensionamento del vice Davide Russo come un passaggio concordato in un quadro di «movimentazione» degli incarichi di governo, escludendo ripercussioni sulla tenuta della maggioranza. Per quanto riguarda la delega alla Legalità sottratta all’uomo di Bronte tra le polemiche, essa potrebbe essere riassegnata, in una logica di componente che farebbe rientrare i malpancismi, proprio a Caruso che la eserciterebbe da consigliere indicato dal sindaco. Non nasconde un certa soddisfazione per questo tipo di soluzione il 5Stelle eletto a Setteville, vicino a Russo e al senatore Michele Giarrusso, entrambi legati all’attivismo nell’antimafia siciliana e nazionale. Una ambizione che, par di capire, lo ha tenuto lontano dalla presidenza della commissione Affari istituzionali e Personale lasciata libera dalla dissidente Loredana Terzulli, fuggita con Claudio Zarro nel gruppo misto azzoppando nei numeri la maggioranza consiliare.

Niente comunque è ancora deciso chiarisce Caruso. Dal momento che nei prossimi trenta giorni il sindaco e i maggiorenti dovranno operare una rivoluzione già prevista all’interno delle commissioni e in giunta attraverso la rotazione degli incarichi e delle presidenze. Davide Russo non è più il vice sindaco, al suo posto Barbet ha decretato l’assessore all’Urbanistica Chiara Amati ma senza sorprese: «Davide è forte ai Servizi sociali» e lì rimane, chiarisce Caruso. Quanto alle altre deleghe perdute, tra le quali le Attività produttive, il Commercio, l’Europa, il Lavoro, per ora rimangono incardinate nella funzione sindacale, in attesa della quadra che Barbet auspica di trovare nelle prossime settimane per rimettere ordine tra i suoi. Magari anche alla luce di un colpo di scena sussurrato ma negato e che potrebbe riguarderebbe proprio Russo e la sua discesa in campo, nella veste di candidato sindaco, al Comune di Bronte nelle elezioni amministrative in programma il  prossimo 24 maggio. Una ipotesi, sullo scacchiere delle decisioni, che dilaterebbe la definizione degli assetti a tutto il prossimo mese, cioè in un tempo utile a sciogliere il nodo candidature nel movimento.

In questo quadro stazionario delle condizioni del paziente stellato, a Guidonia appeso alla flebo della sopravvivenza, l’unica fondata sembra essere la grana Bergamo che rischia davvero di deflagrare. Nel movimento se ne parla eccome. L’assessore maresciallo dei carabinieri forestali guarderebbe con sospetto alle modalità di attribuzione di certe consulenze nel suo settore. Su tutte quella all’avvocato socio di studio dell’assessore alla Cultura Elisa Strani (ne abbiamo scritto qui Rifiuti altra stangata, servizi in esubero a carico dell’utenza, e al nuovo appalto lavora il «socio» della Strani). Sollecitata dal sindaco e assegnata dal dirigente all’insaputa di Bergamo. Un vero affaire che potrebbe risolversi politicamente con le dimissioni del maresciallo. La svolta nelle prossime ore?. In questo momento al piano nobile di Palazzo Guidoni è in corso una delle riunioni tra Barbet e i suoi consiglieri. L’artiglieria e la mediazione sono le armi per ricomporre il puzzle della governabilità.     

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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