ROMA – La localizzazione sarebbe confermata. La stessa prevista dal piano industriale di Ama 2021-2024, presentato dall’ex amministratore delegato Stefano Zeghis indicato dai 5Stelle e da Virginia Raggi. I due nuovi biodigestori saranno costruiti a Cesano  (XV Municipio, Roma nord) e a Casal Selce (XIII Municipio). Il via libera è arrivato dalla nuova giunta capitolina qualche giorno fa. I soldi ultizzati sono quelli del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) già convogliati su alcuni bandi aperti, in scadenza a febbraio. Sarà l’Ama, la società in house di Roma Capitale, il soggetto delegato da Roberto Gualtieri (Pd) a gestire la fase della progettazione. L’obiettivo, l’ha detto a chiare lettere il sindaco, è realizzare moderni impianti di gestione dei rifiuti in grado di portare Roma fuori dall’emergenza.

Ma come funzionano e a cosa serviranno questi due impianti? I biodigestori smaltiscono i rifiuti organici, riducono le emissioni di gas serra in atmosfera e contemporaneamente creano energia termica ed elettrica. Si tratta di impianti in cui vengono trattati, attraverso un processo di compostaggio che avviene per via anaerobica (cioè in assenza di ossigeno), i rifiuti organici domestici e gli scarti agricoli. «Cominciamo a progettare un futuro efficiente del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti a Roma», ha commentato Gualtieri. «Il Comune e Ama lavoreranno insieme per sfruttare al meglio l’opportunità rappresentata dai fondi del Pnrr dedicati a realizzare impianti più moderni e sostenibili così da puntare concretamente alla chiusura del ciclo dei rifiuti e ad un’economia sempre più circolare». 

«Vogliamo lasciarci alle spalle la cronica carenza impiantistica della città partendo da subito dalla progettazione di due biodigestori anaerobici – ha spiegato l’assessore Sabrina Alfonsi – che ci consentiranno di valorizzare la frazione organica del rifiuto, che pesa per oltre 150mila tonnellate l’anno e che oggi viene quasi interamente inviata in impianti di compostaggio fuori regione per la produzione di fertilizzanti per agricoltura e biogas». Al momento non si conoscono i tempi per la ralizzazione dei due impianti. – 

Ogni progetto presentato (Roma in quanto Città Metropolitana può presentarne fino a quattro) potrà essere finanziato da massimo 40 milioni di euro. L’avviso è stato pubblicato dal ministero della Transizione ecologica a metà ottobre, resterà aperto fino a metà febbraio e si propone di coprire i costi di realizzazione di impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti differenziati.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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