GUIDONIA – L’istanza di sospensiva si sarebbe dovuta discutere ieri mattina, 8 settembre, ma con un colpo di scena i legali di Ecocar Srl l’hanno ritirata rinviando le sorti del giudizio all’udienza di merito, che il Tar del Lazio ha fissato al 20 novembre 2020. Altri due mesi senza conoscere la sussistenza del profilo di fondatezza del ricorso presentato dalla società di Antonio e Angelo Deodati. Che è in corsa per aggiudicarsi l’appalto da 55milioni e rotti di euro messo a gara dal Comune di Guidonia Montecelio attraverso la stazione appaltante della IX Comunità montana (Centrale unica di committenza). I Deodati hanno prima partecipato alla gara tuttora aperta e in standby, poi hanno contestato davanti ai giudici amministrativi, in particolare, uno dei requisiti di partecipazione (di cui sono sprovvisti) sulla qualificazione allo smaltimento del rifiuto solido urbano. Servizio aggiuntivo,  oltre alla raccolta e al trasporto, ricompreso per la prima volta nell’appalto della durata di 3 anni + 2. Il ricorso verteva anche sulla contestazione della clausola di salvaguardia, che nelle gare pubbliche garantisce il riassorbimento delle maestranze con il contratto di federazione, e l’obbligo, indicato nel capitolato speciale d’appalto, del rinnovo del parco automezzi al momento della stipula del contratto.

Il lungo iter istruttorio della gara, concluso negli uffici dell’Ambiente al Comune di Guidonia Montecelio a inizio 2019 e prima del lochdown dovuto alla pandemia da Covid 19, aveva portato alla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale a giugno. Poi, la prima sospensione dei termini di partecipazione inizialmente in scadenza il 20 luglio. Tekneko, la società che dal 2015 gestisce la raccolta e il trasporto dei rifiuti, contestava al Comune e alla Cuc i requisiti «eccessivamente stringenti e discriminatori» previsti dal bando davanti al Tar del Lazio. Il tribunale, nella camera di consiglio del 4 agosto, respingeva le istanze e il 17 agosto la procedura veniva riaperta, i termini di scadenza spostati al 28 agosto. Quel giorno però arrivava il primo colpo di scena da parte di Ecocar. La società dell’ex gestore della discarica dell’Inviolata, presente al 40% nella proprietà del Tmb dell’Inviolata in via di collaudo e prossimo all’apertura, depositava, a sua volta, un ricorso al Tar.

Coi termini scaduti, la Cuc sospendeva la fase di aggiudicazione congelando la procedura e rinviando l’apertura delle buste a data da destinarsi. Cosa accadrà adesso è affidato alla fantasia di chi scrive o alla dote di una chiromante. Il Comune potrebbe decidere di attendere il giudizio di merito, atteso tra due mesi e mezzo, e mandare la gara in letargo. In alternativa, procedere subito alla valutazione delle offerte. Quello che sarebbe avvenuto oggi pomeriggio secondo indiscrezioni. Nella trasparenza degli appalti pubblici, escludendo Ecocar per mancanza di uno dei requisiti di partecipazione (non soggetto a soccorso istruttorio) e già oggetto del ricorso, la gara potrebbe chiudersi con una aggiudicazione negativa o essere assegnata provvisoriamente all’unica concorrente, in attesa del pronunciamento dei giudici: Ecocar.

La scelta dell’amministrazione 5Stelle (su indicazione chiara dell’ex assessore all’Ambiente Manuela Bergamo, linee guida del 20 dicembre 2019) di ricomprendere il servizio di smaltimento a carico dell’appaltatore ha sicuramente scoraggiato le aziende big del settore che non hanno partecipato al bando. Proprio lo smaltimento ha rappresentato da subito il vulnus dell’intera procedura: per via dei costi proibitivi ma soprattutto per la carenza di impianti, non solo nel Lazio ma nel resto d’Italia. A meno che non ti chiami Deodati e sai di poter contare sull’apertura, nel breve periodo, di un tuo impianto che tratta sulla carta 190mila tonnellate di rifiuti l’anno. Una congettura che viaggia nelle menti e sulle bocche dei maligni in queste ore. Sarà per questo che ha architettato una strategia di dilatazione dei tempi al Tar del Lazio? L’interrogativo pesa.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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