Guidonia – Rimpasto di giunta, Forza Italia preme per entrare e vorrebbe riportare in auge l’ex di Rubeis Marianna De Maio
GUIDONIA – Nelle prossime ore (l’adunanza è annunciata per la giornata in oggi) l’affaire Guidonia Montecelio verrà trattato ad un tavolo regionale di Forza Italia, insieme ad altre, eventuali e varie. In cima alla lista, tra le cose in via di definizione come le candidature nei Comuni chiamati alle urne nel 2024, ci sarebbe la volontà (ora o mai più) di interferire con le decisioni che Mauro Lombardo sarà chiamato a prendere già questa settimana. Il sindaco civico di Guidonia Montecelio, infatti, è al lavoro per formare una nuova giunta che sia espressione di una maggioranza diversa da quella uscita dalle urne nel giugno del 2022.
In questo gioco del Risiko, alla conquista di una delle sette caselle disponibili (tanti sono gli assessorati da distribuire), sarebbe della partita Forza Italia, nonostante il voto di un anno e mezzo fa l’avesse messa all’opposizione. A capo delle operazioni di traghettamento del partito nelle stanze dei bottoni del potere politico-amministrativo, un duo inedito, saldatosi in tempi recenti: Arianna Cacioni e Alfonso Masini. Consigliera comunale mezza civica e mezza forzista la prima, l’altro è il candidato sindaco sconfitto del Cdx (in quota FI), grande estimatore della prima ora di Mauro Lombardo che, non a caso, lo aveva premiato con la presidenza della commissione Cultura (carica di solito appannaggio delle maggioranze consiliari). I due, insieme, sarebbero stati avvistati, la scorsa settimana, dalle parti della Pisana a colloquio con i propri referenti regionali. Sia Masini che Cacioni sono legati alla componente interna a FI che fa capo a Fabio Capolei, consigliere regionale e mister preferenze (a febbraio 2023, elezioni regionali del Lazio) nei Comuni di Anzio e Nettuno, commissariati per infiltrazioni mafiose.
Capolei è anche uno dei candidati al congresso provinciale del partito in programma il prossimo 27 gennaio. Le sue aspirazioni, diventare il nuovo coordinatore e successore del parlamentare Alessandro Battilocchio. La richiesta avanzata nell’incontro dal duo inedito Cacioni-Masini, è quella di una intercessione (se non di una vera e propria pressione), presso il sindaco di Guidonia Montecelio per portare in giunta un assessore espressione del partito azzurro. Sarebbe stato fatto anche il nome di Marianna De Maio, «vecchia gloria» delle due amministrazioni di Eligio Rubeis, consigliera comunale dal 2009 al 2016.
Nella giornata di oggi, la questione De Maio assessore a Guidonia, dovrebbe quindi essere all’attenzione di un tavolo di partito, convocato alla Pisana per discutere le candidature alle elezioni amministrative di giugno 2024. Sì vedrà come andrà a finire. Intanto, nella terza città del Lazio, quella che si è chiusa domenica è stata una settimana di consultazioni in vista dell’imminente rimpasto di giunta. Il sindaco ha incontrato le delegazioni delle 7 liste civiche che compongono la sua maggioranza originaria non senza frizioni. Per i rumors, in alcuni degli incontri programmati, sarebbero volate parole grosse e, gli attriti, raggiunto livelli ai limiti della decenza istituzionale. Ogni lista difende i propri assessori considerati inamovibili, e in questo quadro non sarà facile per Lombardo trovare la quadra e fare posto a Fratelli d’Italia, la cui entrée in giunta è data per certa, con un nome suggerito, si mormora, addirittura dalle declinazioni regionali e locali del ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida, di cui fa parte, val la pena ricordarlo, lo stesso Lombardo.
Segnate, invece, sembrano le sorti del Partito democratico. Arrivati a sostenere Lombardo nel decisivo turno di ballottaggio, i dem sono dati da più parti come ormai fuori dall’esecutivo. Quasi certamente, a liberare la casella strategica dell’assessorato al Bilancio per fare posto a FdI sarà l’avvocato Alberto Cuccuru, paradossalmente la punta di diamante nella prima giunta Lombardo, nominata a luglio 2022 e ora arrivata a scadenza. «Il sindaco caccia il più bravo – è la voce che con insistenza rimbomba nelle stanze di Palazzo – lo fa smentendo se stesso e le cose dette pubblicamente». «Sceglierò o confermerò gli assessori principalmente per le competenze» tuonava, infatti, lombardo in assise non più tardi di tre settimane fa riferendosi alla nuova giunta. Il sindaco, peraltro, non è l’unico a sembrare vittima delle proprie contraddizioni. Arianna Cacioni, la civica di «Città Nuova» con in tasca la tessera di Forza Italia, nelle stessa sede (il consiglio comunale del 28 dicembre scorso) aveva difeso la maggioranza della prima ora uscita dalle urne, respingendo qualunque ipotesi di allargamento ai partiti di opposizione, in primis a Fratelli d’Italia. «Non ci può essere una maggioranza disconnessa da quella che è la rappresentanza del consiglio comunale», aveva sostenuto. Ora, invece, Cacioni ha arruolato Masini. Il quale, rimanendo forzista, è diventato pure mezzo civico. I due, «in coppia», sono pronti ad indicare l’assessore Marianna De Maio, data in entrata nella casella occupata da Stefano Salomone, l’attuale delegato a Personale e Commercio, espressione del «duo» di consiglieri (eletti con la lista «Guidonia Montecelio Domani», Alessia Croce e Maurizio Remoli, non ci pensa proprio, tuttavia, a farsi da parte.
Situazione in aggiornamento, il prossimo step di Lombardo, dovrebbe essere il ritiro di tutte le deleghe già nei prossimi giorni, attesa invece per fine mese la nascita della nuova giunta.