GUIDONIA – I rumors raccontano di attività febbrili, telefonate, elenchi di nomi in viaggio tra cancellature e new entry, è (ancora) “il mercato” degli scrutatori nominati dalla politica a tenere banco nella città “post sistema” che si sarebbe liberata di certe pratiche spartitorie, prediligendo la scelta libera, senza condizionamenti di aderenze partitiche? Nell’era dei 5Stelle al governo, per definizione onesti e equi nelle selezioni anche di stampo discrezionale – è questo il caso – come funzionerà la individuazione di coloro che il prossimo 4 marzo verranno chiamati a svolgere un lavoro in via eccezionale e ben retribuito? Si pescherà ad esempio nelle liste dei disoccupati, si procederà con una valutazione per settori della comunità guidoniana, tra gli aventi diritto, coloro ossia che si sono iscritti nell’apposito albo, prediligendo i giovani o gli anziani, o magari le casalinghe? Qualche soldino extra fa comodo a molti in una città nella quale i parametri di povertà sono sotto la media nazionale, fermo restando la legge del 2006 che ha abolito il sorteggio quale metodo, demandando la nomina degli scrutatori all’unanimità alla commissione elettorale, in quale direzione porterà la discrezionalità di marca 5Stelle?

Quando c’era il “sistema” di stampo rubeisiano, ai tempi della maggioranza di centrodestra, la designazione avveniva per quote (e secondo una regola non scritta ma tacitamente accettata da tutti), in modo che ogni partito in base alla rappresentanza (e quindi ai voti ottenuti), in ordine decrescente, rivendicasse (ottenendolo) un tot numero di scrutatori da individuare tra i “propri” elettori iscritti nell’albo comunale per la costituzione degli uffici elettorali di sezione, un metodo spartitorio applicato nella migliore tradizione del Manuale Cencelli, secondo logiche lottizzatorie fin troppo radicate. Oggi nella fase “post sistema”, funziona ancora così? La componente maggioritaria pentastellata della commissione elettorale, rappresentata da Alessandro Cocchiarella e Laura Alessandrini, sarebbe orientata verso un equo sorteggio tra quanti hanno manifestato interesse iscrivendosi nell’apposito elenco. “Nessuno dei consiglieri 5Stelle proporrà liste di scrutatori – sentenzia Cocchiarella – in tal senso stiamo lavorando alla stesura di un regolamento interno che vada nella direzione di un accesso più sensibile delle categorie protette, disoccuparti e via discorrendo, senza perdere di vista la necessità di offrire un servizio di qualità”. La minoranza rappresentata da Mauro De Santis opterebbe invece per una designazione diretta, come la legge prevede, ma dove il principio della discrezionalità troverebbe però ampia interpretazione. La nomina deve comunque avvenire all’unanimità, con il pieno accordo tra i membri della commissione, ad oggi però lontano.

 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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