Rifiuti di Roma al Tmb dell’Inviolata, via libera del Prefetto e contratto stipulato tra Ama e Guidonia Ambiente
I RIFIUTI di Roma arriveranno al Tmb di Guidonia che inizierà nei prossimi giorni a trattare tonnellate di indifferenziata fino al 31 dicembre del 2024. Lo riporta il quotidiano della Capitale Il Messaggero nell’edizione in edicola oggi (sulle pagine della Cronaca di Roma) annunciando lo «sblocco» per il trattamento dei rifiuti di Roma.
Ci sono alcuni passaggi fondamentali che hanno portato allo sblocco dell’impianto, riferisce il quotidiano. In particolare due date. La prima, quella del 12 ottobre scorso. Mercoledì è stato infatti firmato il contratto di servizio tra Ambiente Guidonia Srl (società proprietaria dell’impianto) e Ama Spa «per dare seguito anche all’ordinanza del sindaco della Città metropolitana di Roma Roberto Gualtieri che, dopo il rogo di Malagrotta, aveva chiesto alla prima di mettere in atto tutte le procedure per l’attivazione del Tmb, e alla municipalizzata di conferire parte dei rifiuti indifferenziati della Capitale a Guidonia». Il contratto – si legge ancora – scadrà tra due anni e fino ad allora si lavoreranno più di 500 tonnellate al giorno.
L’interdittiva antimafia
La seconda data, ben più importante però – scrive ancora Il Messaggero – è quella di ieri (venerdì 14 ottobre). Quando il Prefetto di Roma Matteo Piantedosi ha adottatto il provvedimento interdittivo antimafia nei confronti di Guidonia Ambiente Srl in ragione della sussistenza di tentativi di infiltrazione. Ma, a fronte dell’urgenza e della necessità di assicurare l’esecuzione del contratto e la sua attivazione, per garantire servizi indifferibili e non rinviabili, è stato disposto il commissariamento e nominati due «garanti», seguendo quanto stabilito dall’articolo 32 del decreto legge 90 del 2014.
«In questo modo Guidonia può di fatto entrare in funzione», riporta il quotidoniano.
Sempre ieri, inoltre, il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza Gualtieri avanzata dal Comune di Guidonia Montecelio. «In sostanza, per i giudici amministrativi, il provvedimento impugnato consente di trattare temporaneamente nel Tmb una sola tipologia di rifiuti urbani non differenziati. Dunque, la misura cautelare va respinta in considerazione anche dell’indimostrato danno grave e irreparabile, nel concreto, derivante dal collaudo e dalla messa in servizio dell’impianto».
L’ordinanza
A luglio scorso – scrive infine Il Messaggero – il sindaco metropolitano di Roma Capitale, considerata l’emergenza per il post Malagrotta, aveva disposto il conferimento di una quota di rifiuti all’impianto di Guidonia, ordinando alla società, titolare dell’autorizzazione integrata ambientale, di provvedere con decorrenza immediata all’avvio di ogni procedura tecnica e amministrativa per effettuare il collaudo e la messa in atto dell’impianto. Ama e gli appaltatori autorizzati, d’altro canto, dovevano conferire parte dei rifiuti non differenziati a Guidonia. Ora, con l’intervento della Prefettura, il piano può trovare seguito. Non resta che rimodulare mezzi e sistemi di raccolta per partire con i trasferimenti.