Michel Barbet - Sindaco M5s - Guidonia

GUIDONIA – “Assunzioni al comune: consueto rispetto delle regole e nuove energie al servizio dei cittadini”, il sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet ieri ha risposto (a chi scrive) e dalla sua pagina Facebook ha difeso “la correttezza delle scelte” operate – ha sostenuto – “grazie a regolarissime e trasparenti procedure di reclutamento come la mobilità esterna o il ricorso a graduatorie attualmente in vigore in virtù delle normative nazionali che regolano il settore”. In duetto con l’assessore al Personale Romina Polverini ha chiuso quindi il capitolo concorsi e pace et amore dei.  

Occorre a questo punto, su input di Barbet, ricercare queste benedette (per chi è stato assunto) “normative nazionali che regolano il settore” e che hanno trasformato, lo dice il sindaco, graduatorie non più vigenti perché “scadute” qualche anno fa in “graduatorie attualmente in vigore”,  la risposta è: nessuna.

Quelle graduatorie non erano (né sono) più valide. Non lo dice chi scrive, la risposta è contenuta nelle stesse determinazioni dirigenziali che su sollecitazione di un non meglio efficace “atto sindacale” dispongono la assunzione dei nuovi dipendenti, non vincitori di concorso ma idonei secondo quelle stesse graduatorie approvare a suo tempo (era il 2009). Atti pubblici che richiamano un solo articolo di legge (l’articolo 1 comma 368 della legge di bilancio dello stato del 2016 sul 2017). In sostanza un cavillo giuridico, presente ogni anno nella legge finanziaria, utile a prorogare pedissequamente i termini di una altra norma (il decreto legge 104, al comma 4 del 2013). Nella circostanza il legislatore rinnovava l’orpello, dilatandolo al 31 dicembre 2017, relativo alla “efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, vigenti (valide ed efficaci ndr) alla data dell’entrata in vigore (appunto) del decreto del 2013” . Un cavillo destinato esclusivamente alle “amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni” secondo una casistica ben documentata dalla legge stessa che non ricomprende in alcun modo Guidonia, e comunque un articolo di legge nel suo complesso applicabile alle sole graduatorie valide. Si potrebbe discutere all’infinito se quegli elenchi, usciti da un bando che chiaramente nel 2009 ne fissava in tre anni l’efficacia ai fini dello scorrimento, lo sia oppure no, sicuramente a sciogliere il nodo potrebbe essere l’Anac di Raffaele Cantone se interpellata sulla vicenda. Dovrebbe farlo sindaco, per scansare i sospetti da una procedura non propriamente trasparente come l’ha definita.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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