GUIDONIA – Un doppio parere tecnico e contabile su cui aleggiano fondati dubbi di irregolarità in quanto reso da due dirigenti le cui nomine risulterebbero illegittimamente assegnate. Il «caso» sollevato da questo sito di informazione indipendente – Illegittimi i decreti di nomina dirigenziale a firma Michel Barbet, lo certifica il segretario generale – comincerebbe già a produrre effetti. In quanto, «la proposta di delibera del consiglio comunale n. 17 del 14.04.2022» avente ad oggetto: «variante urbanistica Tavernelle» ovvero il raddoppio del Car (Centro agroalimentare romano) al momento è sparita dall’ordine del giorno del consiglio comunale. Dopo essere stata trattata nella riunione dei capigruppo di martedì 19 aprile in vista dell’adunanza convocata per i giorni 21 e 22 aprile, rispettivamente in prima e seconda convocazione. Il motivo? Potrebbe ricondursi proprio alla validità dei pareri vincolanti di regolarità tecnica e contabile «parte integrante e sostanziale dell’atto» che portano la firma di Cristina Zizzari e Niccolo Roccolino. I due dirigenti fiduciari, i cui incarichi di natura sindacale sono finiti nell’orbita di interesse di Livia Lardo, il segretario generale che è anche responsabile comunale dell’anticorruzione (Rac).

La «diffida» di Livia Lardo al sindaco Michel Barbet

In una nota «diffida» indirizzata a Michel Barbet, il vertice burocratico dell’Ente aveva espressamente indicato tutte le illegittimità riscontrate nelle procedure di nomina dei dirigenti. A suo dire operate in violazione di leggi e regolamenti, in quanto in contrasto con l’avviso di selezione pubblica in forza del quale Zizzari e Roccolino hanno ottenuto gli incarichi. In sostanza, Lardo contestava la durata delle nomine decise da Barbet con i decreti adottati il 5 aprile scorso. Almeno tre anni ma non un giorno di più della durata del mandato sindacale (in scadenza a giugno). Da qui in avanti i problemi non sono mancati. Così, la variante urbanistica più importante (e impattante) dell’era grillina-piddina (una operazione di trasformazione urbanistica che interessa 210 ettari di agro romano) è stata  «congelata».

Michel Barbet e la maggioranza pentademocratica sarebbero ora alla ricerca di una via d’uscita dall’impasse amministrativo in cui il settore Urbanistica è precipitato. I bene informati di palazzo raccontano che la proposta di delibera deve arrivare all’approvazione dell’aula in tempi brevi. Che un’altra seduta di consiglio comunale è stata calendarizzata la prossima settimana. Nel frattempo però, a condizionare ulteriormente l’iter della procedura di variante al Prg (Piano regolatore generale) – come di tutti i provvedimenti giacenti nei settori Urbanistica e Finanze – ci si sono messe le opposizioni consiliari.

Arianna Cacioni (Forza Italia); Giovanna Ammaturo (Fratelli d’Italia); Paola De Dominicis, Alessandra Ferri, Luca Bufalieri e Tommaso Carnevali (Nuovo Polo Civico) hanno infatti prima presentato una richiesta di accesso agli atti (acquisendo il parere «diffida» di Lardo e i due decreti di nomina) e poi segnalato il «caso» al Prefetto di Roma Matteo Piantedosi e all’Anac (Agenzia nazionale dell’anticorruzione). A muovere le mosse dei consiglieri, il timore che la palese illegittimità delle nomine possa gravare sugli atti adottati dai dirigenti nei settori di competenza. Nella segnalazione depositata, i 6 oppositori sottolineano come «dalla illegittimità di tali decreti possa derivare la conseguente illegittimità degli eventuali contratti individuali di lavoro dai medesimi sottoscritti, nonché la nullità assoluta e insanabile degli atti dagli stessi adottati». Quindi, invitano il Rac «ad avviare tutte le procedure di legge adottando tutti i provvedimenti conseguenti, al fine di ripristinare la legittimità dell’azione amministrativa affinché non vengano pregiudicati irrimediabilmente gli interessi dell’Ente né arrecati gravi danni contabili e nel contempo garantita la conservazione degli atti legittimi e rispondenti ai diritti quesiti da cittadini, professionisti e imprese».

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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