GUIDONIA – Ormai è una certezza anche se manca l’ufficialità delle carte. Egidio Santamaria lascia l’incarico di dirigente all’Ambiente e Lavori pubblici per trasferisci al Comune di Frosinone dove assumerà le funzioni dirigenziali in un settore tecnico (Ambiente e Mobilità) con contratto a tempo pieno e determinato. La precarietà dell’impiego guidoniano è stato uno degli elementi che avrebbe determinato la decisione, così almeno riferiscono i bene informati sui fatti di Palazzo. Santamaria era arrivato al timone degli uffici di via Roma, rispondendo ad un annuncio/bando di selezione pubblicato dall’amministrazione (all’epoca solo 5Stelle) il 10 ottobre 2018. Si cercava un dirigente tecnico a termine secondo le discipline previste dal comma 1, ex articolo 110 del decreto legislativo  legislativo 267 del 2000, durata dell’incarico: 3 anni «salvo proroghe e comunque non oltre la scadenza del mandato sindacale» e, si sa, il regno di Michel Barbet, primo e ultimo sindaco grillino della storia cittadina eletto a fine giugno del 2017, volge ormai al termine. Così, Santamaria, nell’incertezza di riuscire a portarsi avanti col lavoro se ne va. Il Comune di Frosinone lo ha «pescato» da una graduatoria di merito attiva e valida del Comune di Viterbo relativa ad un concorso per 1 posto da dirigente tecnico. Per un gioco di incastri, Frosinone aveva distaccato un proprio dirigente ‘in comando’ presso il Comune di Roma, vedendosi così costretto ad effettuare una nuova assunzione con un contratto sì a tempo pieno ma determinato. Santamaria nel capoluogo ciociaro si occuperà, appunto, di Ambiente e Mobilità.

Il Comune di Guidonia Montecelio rischia di rimanere senza dirigenti tecnici. Si perché, la selezione del novembre 2018 ex articolo 110 che individuò le figure che hanno operato in questi anni ai vertici dei settori tecnici dell’Ente è esaurita e in scadenza. La graduatoria di merito vedeva infatti i nominativi di Rocco Olivadese, poi dimissionario, Egidio Santamaria, che ne prese il posto per scorrimento nel 2019, e infine Cristina Zizzari, attualmente a capo dell’Urbanistica, le cui funzioni, nel rispetto cristallino dei criteri previsti dal bando, si esaurirebbero con la scadenza del mandato sindacale di Michel Barbet. L’architetto, tornerebbe a quel punto a fare il funzionario, appartenente alla Categoria D da cui risulta al momento in aspettativa non retribuita. Anche se, le gole profonde di Palazzo, fanno notare che Cristina Zizzari sarebbe un dirigente a metà. In quanto mancherebbe ancora la sottoscrizione del contratto di lavoro individuale, comparto della dirigenza. Comunque, la prossima amministrazione sarà chiamata a colmare e lacune di questi anni. Il Comune risulta infatti scoperto per quanto riguarda le figure apicali. Ad eccezione dell’ultima assunzione a tempo indeterminato, decisa politicamente nel 2021 dalla giunta Pd e M5S del capo dei vigili Paolo Rossi, gli altri settori restano nell’incertezza di riuscire a garantire la continuità amministrativa. A cominciare dalle Finanze – dove Nicolò Roccolino è funzionario prestato alla dirigenza ma «precario» – per finire agli uffici strategici di Ambiente e Lavori pubblici, Urbanistica. Anche se, riportano ancora i bene informati, nell’ultimo Piano delle assunzioni la giunta ha già previsto, per il 2022, l’assorbimento in pianta organica proprio di un dirigente tecnico da individuare attraverso un nuovo concorso pubblico per titoli ed esami o attingendo da una graduatoria tecnicamente valida presente in altri Comuni. Quella di Viterbo vede tra gli idonei anche Flavio Fabbietti, funzionario storico dei LL.PP del Comune di Guidonia Montecelio.