Crescono progressivamente le indennità di sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale

Gli aumenti arrivano con la determina numero 7 del 17 marzo 2022, oggetto: «Presa d’atto delle indennità degli amministratori locali di cui all’articolo 1 commi da 583 a 587 della legge 30.12.2021 n.234». Il che significa che sul bilancio di previsione triennale 2022-2025 (di prossima approvazione), per la sola l’annualità corrente, l’incremento della spesa è di 205mila euro. Soldi che serviranno a pagare le nuove indennità di funzione del sindaco, del vice sindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale. La determina numero 7 (a firma del dirigente alle Finanze Niccolo Roccolino), segue le scelte della giunta municipale. Gli indirizzi dell’organo politico non sono arrivati con una delibera ad hoc (come hanno scelto di fare tanti Comuni italiani), ma «nascosti» nella prima deliberazione dell’anno nuovo (la numero 1) relativa al Piano esecutivo di gestione, licenziata dall’esecutivo Pd e M5S il 22 gennaio scorso.

Tutto reso possibile da una norma (la 231 del 31 dicembre 2021) che, nel triennio 2022-24, prevede di aumentare progressivamente le indennità di funzione rendendo più che mai appetibili le cariche e gli incarichi politici negli enti locali. Nei comuni con popolazione compresa tra i 50mila e i 100mila abitanti non capoluogo di Regione o di Provincia – è la taglia di Guidonia Montecelio –  a pieno regime, quindi a partite dal 2024, il sindaco avrà diritto a un’indennità mensile di 6.210 euro lordi, corrispondenti al 45% degli emolumenti riconosciuti dalla legge al presidente della Regione Lazio e pari a 13.800 euro mensili. Per effetto del Tuel (dlgs 267 del 2000 e norme attuative), a cascata, vengono riparametrate progressivamente tutte le indennità di assessori, vicesindaco, presidente del consiglio e i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Gli aumenti sono stati, come detto, previsti con la formula progressiva dal 1 gennaio 2022. Il che significa che gli incrementi avverranno in tre fasi: con una prima parte da riconoscere già nelle buste paga del 2022 (il 45% dell’aumento totale), una seconda nel 2023 (un altro 23%) e l’ultima, il restante 32%, nel 2024.

Gli aumenti progressivi delle indennità nel triennio 2022/24

Insomma, per entrare nel dettaglio e nel caso di Guidonia Montecelio, dal 1 gennaio 2022 il sindaco Michel Barbet è passato dai 4.130 euro lordi mensili a uno stipendio di 4.840 euro lordi mensili: chiunque gli succederà nelle elezioni di giugno, l’anno prossimo, guadagnerà 5.413 euro e, dal 2024, arriverà a percepire 6.210 euro lordi mensili. Altro esempio: Loredana Terzulli. Il presidente del consiglio passa dai 2.478 euro lordi del 2021 agli attuali 2.903 euro, sognando i 3.726 euro che, per la seconda carica del Comune, arriveranno a partire dal 2024. Stesso dicasi per gli assessori e il vicesindaco: quest’ultimo, già nel 2022, intasca una indennità che supera i 4mila euro lordi mensili. A cascata, i gettoni complessivi cumulativi dei consiglieri comunali sforerebbero ampiamente il tetto dei 1000 euro mensili (al momento il massimo riscuotibile è di 929,72 euro).

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La legge di Bilancio. Il motivo degli aumenti? Gli stipendi di sindaci e amministratori locali erano considerati troppo bassi. Per questo motivo il governo di Mario Draghi ha deciso di aumentare le paghe dei primi cittadini. Nella manovra approvata dal Consiglio dei ministri e votata dal Parlamento a fine 2021 si è deciso di aumentare l’indennità di funzione spettante ai sindaci. In totale, per finanziare la misura, sono stati stanziati 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024. La norma prevede che l’indennità di funzione dei sindaci metropolitani e dei sindaci dei comuni ubicati nelle Regioni a statuto ordinario «può essere incrementata, in misura graduale per ciascuno degli anni 2022, 2023 e in misura permanente a decorrere dall’anno 2024, sulla base del trattamento economico complessivo dei presidenti delle Regioni». Gli aumenti saranno del 100% per i sindaci metropolitani, con percentuali a calare per gli altri comuni in base al numero dei residenti. Lo stipendio crescerà dell’80% per i sindaci dei comuni capoluogo di regione e per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 100mila 0abitanti; del 70% per i sindaci dei comuni capoluogo di provincia con popolazione fino a 100mila abitanti; del 45% per i sindaci dei comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti; del 35% per i sindaci comuni con popolazione da 30mila a 50mila abitanti; del 30% per i sindaci dei comuni con popolazione da 10mila a 30mila abitanti; del 29% per i sindaci dei comuni con popolazione da 5mila a 10mila abitanti; del 22% per i sindaci dei comuni con popolazione da 3mila a 5mila abitanti e del 16% per i sindaci dei comuni con popolazione fino a 3mila abitanti.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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