GUIDONIA – È abbastanza chiaro: quella in costruzione è la «cosa centrista» che nasce di lato a Forza Italia, al momento collocata a metà tra il centrodestra e il Nuovo Polo Civico. Con l’intento non celato di federare le coalizioni e dare impulso ad uno schieramento largo, nell’idea dei proponenti maggiormente competitivo. Cercasi uno spazio politico (ed elettorale) disperatamente. Sembra essere questo il sottofondo dell’iniziativa che dal Duca d’Este muove in vista delle prossime elezioni amministrative di Guidonia Montecelio in programma nella primavera del 2022. È nel noto albergo di via Tiburtina (Comune di Tivoli) che martedì 28 dicembre l’avvocato (ed ex capogruppo di Forza Italia) Michele Venturiello e Maurizio Lotti, ingegnere, già consigliere comunale, area di appartenenza Udc, hanno deciso di riunire «i tanti amici – scrivono in una nota stampa – con cui in passato abbiamo condiviso percorsi umani, sociali e politici. Lo scopo è quello di determinare uno spazio di riflessione sull’attuale dinamica politica e sulle prospettive future e su quale idea di città immaginiamo per l’avvenire».

Non sarà un incontro aperto a tutti, funzionerà solo su invito. Tra i partecipanti, riferiscono i rumors, ci saranno personaggi di cui si erano perse le coordinate in questi ultimi anni, come l’ex assessore ai Servizi sociale (durante il governo di Eligio Rubeis) Marco Berlettano e l’ex consigliere del Pdl prima e di FI poi Marianna De Maio. Non ci sarà invece l’avvocato Aldo Cerroni, il motore del Nuovo Polo Civico che «non è stato invitato ma sa dell’incontro». Un gruppo di persone – scrivono ancora Lotti e Venturiello  – che muove «sulla priorità di mettere insieme idee e progetti comuni e non certamente per costituire l’ennesima lista civica in città». Un tentativo di «far sentire la nostra voce – concludono – provando a dare una collocazione organica a tante esperienze che faticano a trovare spazio nell’attuale confronto politico, che talvolta stenta ad abbracciare un progetto di più largo respiro». I rumors parlano di modello Pdl 2.0. L’idea di Maurizio Lotti e Michele Venturiello sarebbe quella di creare spazi di pluralismo in un centrodestra troppo chiuso nei recinti dei tre partiti, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, al momento ancora alla ricerca di unità.

Il ritorno sulla scena di Lotti e Venturiello, dagli osservatori dati erroneamente in quota Nuovo Polo Civico, negli ambiti del centrodestra (sotto il simbolo dell’Udc?) ha dato luogo a reazioni, contatti, telefonate. Con alcune domande prevalenti tra i maggiorenti: quanto gli aspiranti federatori, aperti ai civici, sono lontani da Forza Italia, partito di provenienza  (almeno di Venturiello) dove al momento dicono di non trovare spazi?. Ci sono trattative con gli altri partiti del centrodestra, Fd’I e Lega, per unire le liste culturalmente affini presenti nel Nuovo Polo civico al fine di costruire una vittoria elettorale al primo turno?. Intanto all’incontro non ci sarà l’ex sindaco Eligio Rubeis che raccoglie intorno a sé figure (esempio è Andrea Mazza ex consigliere comunale) ancora alla ricerca di collocazione, una componente del Cdx data a lungo assimilata alla Lega ma poi sparita dai radar. Anche il consigliere regionale ex Forza Italia, poi salita sul Carroccio, Laura Cartaginese è data dai rumors come impegnata in incontri ed interlocuzioni, accreditata di un seguito (seppur modesto) proprio nella terza città del Lazio. C’è infine Cambiamo con Toti, formazione di riferimento di Adriano Palozzi, altro consigliere regionale fuggito da Forza Italia, che conta un consigliere metropolitano di riferimento fresco di elezione e rivoli di adepti a Guidonia. Pezzi borderline, orfani di antichi assetti, che stentano a trovare posto nella composizione attuale dei partiti locali e nelle coalizioni civiche.

Fare sintesi e provare a fondare un centrodestra alternativo, sono gli intenti attribuiti dai soliti rumors agli organizzatori del Duca d’Este. Il che vorrebbe dire l’apertura di una fase di fibrillazioni soprattutto in Forza Italia. Partito più soggetto di altri alle pressioni, in queste ore già attraversato da forti scossoni a livello regionale, dove si registra la caduta anticipata del sindaco di Viterbo Giovanni Maria Arena, licenziato dalla sua maggioranza (Fd’I e Lega) a causa degli accordi stretti con il Partito democratico per favorire l’elezione di un candidato comune al consiglio metropolitano. Comunque vada, è il caso di dire, allacciate le cinture.

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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