GUIDONIA – Il sindaco è francese e fatica a farsi capire in italiano, anche oggi per la celebrazione del centenario della traslazione del «Milite ignoti» la lingua ha battuto dove il dente «duoli», e qualche strafalcione (ripetuto) a Michel Barbet è scappato, nella pittoresca cornice di una celebrazione del IV Novembre in tempo di governo pentademocratico. Come se non bastasse, la sequela di gaffes linguistiche si è arricchita con la presentazione dello «splendido ceppo», affidata a Loredana Terzulli, seconda carica del Comune di Guidonia Montecelio e presidente del consiglio comunale. Voleva dire il cippo di travertino dal peso di 10 tonnellate, posizionato a largo Centroni, fronte Tenenza dei Carabinieri, donato dal Centro per Valorizzazione del Travertino Romano (Cvtr), trasportato da una pesante gru messa a disposizione dalla Edil Moter di Marco e Mauro Ceci, abbellito dalle decorazioni arboree fornite dalla Tekneko di Umberto Di Carlo. Il rosario dei ringraziamenti è toccato a Maurizio Celani, il grillino consigliere comunale e presidente della commissione Toponomastica di cui è figlia l’intitolazione di oggi al Milite Ignoto, in ricordo dei Carabinieri caduti sul campo.

È la sintesi della giornata celebrativa. Costruita un poco alla volta assieme alla convinzione che il centenario fosse istituzionalmente opportuno celebrarlo. All’inizio i grillini non avevano chiara l’importanza di questo anniversario. Erano contrari a conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto come avvenuto negli oltre 8mila Comuni italiani su richiesta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo un primo voto contrario in consiglio comunale si sono ravveduti. Celebrato con gioia la ricorrenza e festeggiato «l’Unità Nazionale e delle Forze Armate». Così almeno riporta una breve nota stampa diramata dal portavoce del sindaco. Eccola: «Questa mattina il sindaco Michel Barbet ha inaugurato il monumento al Milite Ignoto presso Largo Centroni. Simbolico anche il luogo che ricorda la scomparsa del Carabiniere Paolo Centroni, alla cerimonia, infatti, ha preso parte anche la sorella Annamaria Centroni. Ricordare i caduti della Grande Guerra è un dovere morale e civico per qualsiasi Amministrazione Comunale – ha dichiarato il Sindaco Michel Barbet – soprattutto ripensare a chi non ha avuto la possibilità di essere riconosciuto. Per questo motivo, quindi, è più che mai fondamentale la presenza di questo monumento all’interno della nostra Città, in un luogo simbolico che unisce la storia passata del nostro Paese a quella recente di Paolo Centroni». 

AUTORE: Elisabetta Aniballi

Blogger e Giornalista professionista. Nella sua trentennale carriera ha maturato esperienze prevalentemente nella carta stampata senza mai nascondere l'amore per la radio, si occupa inoltre di comunicazione politica e istituzionale.

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